Napoli, Hamsik: “Bonucci-Juve? Approfittiamone! Io via…”

Il centrocampista dei partenopei: “Pensai al Milan, ma ero giovane. Mai vicino ad andare alla Juventus”

NAPOLI HAMSIK SERIE A / Marek Hamsik ed il suo Napoli si preparano ad una stagione cruciale: i tempi sono maturi per poter anche sognare uno Scudetto, proprio quello che Sarri ha sempre voluto escludere l'anno scorso. Gli azzurri non hanno ceduto i migliori, stanno completando la rosa sul calciomercato ed hanno molte certezze: mix perfetto per puntare molto in alto. Il capitano dei partenopei ha parlato con il 'Corriere delle Sera': “Questo potrebbe anche essere l’anno giusto. Ormai è da tempo che giochiamo bene, lo riconoscono tutti. Abbiamo qualità ed organizzazione, ci conosciamo bene. Non nascondo che la mia ambizione sia quella di regalare un bello Scudetto a questi meravigliosi tifosi“.

JUVENTUS – “Sarri cauto? E' anche una questione di ruoli. Dal canto suo fa bene a tenere tutti con i piedi per terra, il percorso sarà colmo di insidie quindi è giusto non alzare troppo le aspettative. Però saremmo ipocriti a dire che partiamo senza pensare alla vittoria. La Juventus ha perso un giocatore di grande personalità come Bonucci, ne dobbiamo approfittare. E' andato al Milan? Hanno fatto un gran mercato sì, ma la Juve rimane la più forte“.

LE ALTRE RIVALI – “Di primo impatto dico che la migliore è l'Inter. Hanno preso un grande allenatore come Spalletti che ha fatto bene ovunque. Poi si deve vedere quanto ci metterà la Roma con il nuovo mister Di Francesco. Totti? Ha fatto bene a ritirarsi a 40. Un campione vero”.

HAMSIK NON SI MUOVE – Ma il capitano parla anche delle news Napoli riguardanti il mercato, suo mercato: “A Napoli sono sempre stato bene. Mi sono sempre sentito importante per questa squadra e ho scelto di continuare a esserlo. Alla fine chi è andato via poi si è sempre pentito. Ho traballato quando chiamò il Milan, ero giovane, invece non ho mai pensato alla Juve“.

RAIOLA – “Proprio la possibile operazione con i rossoneri era curato da lui. Comprese che non avrei mai lasciato il mio agente storico, che ho da quando sono nel calcio professionistico e quindi la cosa si fermò lì”.

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