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Benevento, Vigorito difende Lucioni: “Una pomata non è doping!”

Il patron dei sanniti ha aggiunto: “È un fulmine a ciel sereno, siamo sbalorditi”

BENEVENTO VIGORITO ANTIDOPING LUCIONI / Oggi è arrivata la notizia che ha scombussolato la piazza di Benevento: capitan Lucioni è stato trovato positivo dopo il test antidoping sostenuto a seguito della sfida col Torino. Il calciatore si è subito difeso dicendo di aver seguito le indicazioni del medico del club per l'utilizzo della sostanza rivelatasi poi irregolare, tesi confermata anche dal suo patron Oreste Vigorito: “È un fulmine a ciel sereno, siamo sbalorditi. Lucioni è il capitano di questa squadra e lo conosco da 4 anni: è uno che sta attento anche se beve un bicchiere d'acqua – ha spiegato a 'Sky Sport' – Abbiamo parlato con lui che ha fatto uno sforzo di memoria e ha ricordato di aver usato una pomata per cicatrizzare una ferita alla gamba su consiglio del medico del club. Ora ho chiesto le controanalisi e voglio capire se usare una pomata per chiudere una ferita porta a risultare positivi.

È un giorno triste – ha proseguito – ma sono le regole e noi le rispettiamo, ci auguriamo solo che si guardi con attenzione alla vicenda: parliamo di un ragazzo di 29 anni, che dopo 15 anni arriva in serie A, un simbolo di correttezza sportiva. Capisco che a parlare sia un presidente, una persona che vuole bene a Lucioni, ma è anche una persona che pensa di avere un minimo di razionalità in una giornata difficile non solo per il Benevento ma anche per lo sport. Se uno sbaglia va punito ma bisogna vedere se certi errori sono tali o se si è di fronte a un ragazzo che ha seguito una prescrizione medica».

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