Il tecnico nerazzurro proverà altri moduli durante la sosta per le Nazionali
INTER SPALLETTI MODULO / C'è l'Inter del 4-2-3-1 ma potrebbero esserci più Inter con diversi sistemi di gioco. Le alternative potrebbero rendersi necessarie qualora gli esperimenti Brozovic e Joao Mario (in attesa di novità dal calciomercato di gennaio) non garantiscano quella qualità che il tecnico Spalletti pretende nel ruolo di trequartista. Dunque, ecco che si lavora su possibili moduli alternativi individuati nel 4-2-4 alla 'Conte' ma anche nel 4-3-3, modulo forse più congeniale per caratteristiche attuali della rosa. Il cambio in corso d'opera non dovrebbe essere immediato (leggasi trasferta di domenica a Benevento), ma dipenderà dagli stati di forma degli interpreti migliori e anche e soprattutto dalle partite, almeno stando alle ultime news Inter che circolano da Appiano Gentile.
Inter, dal 4-2-4 al 4-3-3: Spalletti cerca nuove soluzioni
Spalletti valuta il 4-2-4 in quelle partite dove l'Inter dovrà esercitare un'enorme pressione nei confronti dell'avversario: possesso palla continuo, ricerca ossessiva del fondo e delle sovrapposizioni dei laterali ma anche dei tagli degli stessi per portare più uomini in area di rigore. La cerniera di centrocampo potrebbe essere così composta da Borja Valero e Vecino, altri due giocatori che danno equilibrio e qualità alla manovra. La novità più succulenta è però Eder sulla linea di Icardi, dunque la soluzione a due punte che potrebbe agevolare anche l'argentino in zona gol. In caso di 4-3-3, dentro uno tra Joao Mario e Gagliardini – quest'ultimo da posizionare davanti alla difesa – e Perisic, Candreva ed Icardi a formare il terzetto davanti. In questo caso, le ali avrebbero un triplo compito: ovviamente quelli di copertura in fase di non possesso, ma soprattutto non cercare sempre e solo il fondo e tagliare costantemente verso l'area quando la palla si trova in posizione opposta. In questo caso si garantiranno più uomini in area di rigore, imprevedibilità e maggior possibilità di far segnare i due esterni che giocando vicino alla porta possono fare davvero molto male.
Stefano Migheli