Calciomercato Milan, Fassone: “Fiducia a Montella. Nessun pentimento”

L’amministratore delegato rossonero ha risposto ai tifosi sui social network del club

CALCIOMERCATO MILAN FASSONE MONTELLA / “Come si fa a non essere ottimisti al Milan? Se guardiamo in Europa, paragonandoci ad altri top club, il Milan ha un potenziale straordinario. Non so se a raggiungerlo serviranno 4, 5 o 6 anni, ma certamente ci arriveremo”. Fiducia e ottimismo. Sono le parole chiave dell'amministratore delegato rossonero, Marco Fassone, che ha parlato ai tifosi tramite i canali social del club. “C'è ottimismo dopo l'incontro con la Uefa sul voluntary agreement. Abbiamo fatto un grandissimo lavoro, con un dossier veramente ampio e assolutamente trasparente. Spero venga valutato in maniera dettagliata e non si fermino al fatto che siamo il Milan. Lo scenario peggiore? Che la Uefa rimandi tutto alla prossima primavera con un settlement agreement normale”. E in questo futuro che promette bene, un protagonista sarà Vincenzo Montella: “Abbiamo grande fiducia in lui. Lo abbiamo seguito anche da fuori, lo abbiamo scelto e confermato. Poi Mirabelli lo segue ogni giorno e vede il rapporto che ha con i ragazzi. I risultati non arrivano schioccando le dita. Le altre squadre sono partite forte, ma col passare del tempo potrebbero avere cali e noi possiamo solo crescere trovando l'amalgama giusto. A maggio vedremo i risultati”. In chiave calciomercato: “La trattativa più difficile è stata il rinnovo di Donnarumma. Negli acquisti? Con i club è stato piuttosto complesso, soprattutto con la Lazio. Con i ragazzi invece no, tutti volevano il Milan”. Sempre su calciomercato Milan: “Sostituire Conti a gennaio? No. Lo aspettiamo. Non ci metterà molto a rientrare, poi abbiamo Calabria, Borini e Abate“.

Milan, Fassone: “Serve stadio di proprietà”

Oltre a parlare di calciomercato, di campionato e di futuro, l'Ad rossonero Marco Fassone si è soffermato anche su un futuro più o meno lontano, legato allo stadio di proprietà. “Pensiamo che San Siro, icona del calcio mondiale, nel medio periodo non ci possa permettere di raggiungere gli obiettivi economici che uno stadio deve fornire. Il gap con l'estero, in grande parte, è dovuto dagli stadi. Dovremo avere solo uno stadio per il Milan, che sia San Siro o da un'altra parte entrerà in un dibattito. Certamente sceglieremo la cosa migliore per il Milan perché ci serve il nostro stadio”. Proprio a San Siro ha giocato l'Italia: “Sono affranto. C'è tanta tristezza nel vedere l'Italia fuori dal Mondiale, è una spinta extra per fare riflessioni profonde”. Sulle scelte fatte: “Non mi pento di nulla. Qualche errore è stato fatto, si può e si deve fare meglio”.

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