FUTEBOL TALENT, il discepolo di Tite: la rivincita di Carille

Settimo appuntamento con la rubrica di Calciomercato.it dedicata al calcio brasiliano

FUTEBOL TALENT CARILLE / Battendo per 3-1 il Fluminense in rimonta, il Corinthians ha conquistato il suo settimo Brasileirão della storia. Il calciatore simbolo di questo inaspettato trionfo (a inizio campionato alcuni giornalisti parlavano addirittura di incubo retrocessione), è sicuramente . Sparito dai radar del calcio che conta negli ultimi due anni, l'attaccante 30enne è letteralmente rinato trascinando i suoi compagni a suon di gol (18 con la doppietta di ieri) e di prestazioni importanti. Il protagonista assoluto di questa cavalcata trionfale, conclusa con tre giornate di anticipo e con ben 10 punti di vantaggio sulla seconda in classifica, il Gremio, è tuttavia l'allenatore Fábio Carille, che si è guadagnato la copertina della nostra rubrica 'Futebol Talent'.
 

Fábio Carille, il discepolo di Tite ha vinto contro tutto e tutti

Nominato primo allenatore il 22 dicembre del 2016, il tecnico 44enne è stato sin da subito visto come una scelta di ripiego, quasi un simbolo del ridimensionamento delle ambizioni della società paulista. Nel club dal 2009 come 'auxiliar tecnico', Carille ha però avuto l'occasione di studiare da vicino le idee tattiche e i sistemi di allenamento di Tite, non uno qualsiasi. L'attuale Ct del Brasile ha condotto il Timão alla conquista di due campionati (2011 e 2015), una Coppa Libertadores (2012) e un Mondiale per Club (2012) e ha lasciato un'eredità pesante che il suo discepolo ha saputo raccogliere e sfruttare a proprio vantaggio. Nonostante la vittoria del campionato Paulista conquistata lo scorso 7 maggio, la stampa brasiliana, come detto, non ha mai dato alcun credito alle possibilità di vittoria del club bianconero.

Optando per un 4-2-3-1 molto simile a quello utilizzato dal suo maestro, il tecnico di San Paolo è riuscito a costruire il giusto mix tra esperienza, incarnata alla perfezione da Cassio, Fagner, Jô, Rodriguinho, Jadson e Kazim-Richards, ed esuberanza giovanile, ben rappresentata da Arana (uomo mercato che piace anche in Italia), Pedro Henrique, Maycon e Clayson. Un'alchimia letale che ha consentito al Corinthians di costruire la vittoria finale grazie ad un girone di andata da record storico, in virtù dell'imbattibilità conquistata (14 vittorie e 5 pareggi ) e dei 47 punti ottenuti. Un bottino incredibile che ha ammortizzato bene l'inevitabile calo nel ritorno (7 vittorie, 3 pareggi e 6 sconfitte fino ad ora).

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