ITALIA ANCELOTTI TAVECCHIO / Tanti i dubbi sul futuro dell'Italia e, dopo la mancata qualificazione ai Mondiali di Russia, un solo nome è stato costantemente pronunciato, quasi come per magia potesse risolvere ogni problema del movimento Nazionale: Ancelotti. Un peso, quello di salvatore della patria, che il tecnico non sarebbe disposto a caricarsi sulle spalle, non senza garanzie di un progetto rinnovato. Prendere semplicemente il posto di Ventura vorrebbe dire, ora come ora, non avere le giuste basi per lavorare.
Ancelotti è un uomo di campo, abituato a gestire una squadra giorno dopo giorno. Pare difficile però ipotizzare un suo rifiuto alla Nazionale, soprattutto per una questione d'immagine. Tutti adorano Ancelotti ma rifiutarsi di tendere una mano all'Italia nel momento del bisogno sarebbe mediaticamente un autogol. Al di là di Tavecchio dunque, che resti o meno, Ancelotti vuole garanzie e non essere tirato in ballo in giochi di potere. Non è la carta da lanciare in vista di elezioni di Palazzo, è la chance per dimostrare che l'Italia calcistica vuole cambiare e ripartire.
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