Roma-Lazio: Di Francesco: “Schick? Niente allenamenti. Nainggolan…”

Le parole del tecnico giallorosso alla vigilia del derby

ROMA LAZIO DI FRANCESCO / Torna la Serie A dopo la sosta per le Nazionali e soprattutto l'Apocalisse dell'Italia, non qualificatosi al Mondiale. Il campionato italiano riparte dalla tredicesima giornata e da una delle partite storicamente più attese, il derby della Capitale che al momento vale l'altissima classifica. Alla vigilia di Roma-Lazio parlerà il tecnico giallorosso Eusebio Di Franceso. La conferenza stampa è stata seguita in diretta da Calciomercato.it.

“Lo sport deve unire, non dividere – le prime parole dell'allenatore della Roma – . Mi ha colpito l’affetto mostrato da tutti i tifosi attorno al decimo anniversario della morte di Gabriele Sandri. Questo è lo sport: mi auguro che domani sia una festa dello sport e della civiltà. Nainggolan? E' ancora in dubbio, tra oggi e domani decideremo. Schick? Non sarà convocato. Con me non si allenerà più fino a quando non sarà completamente recuperato. Ha questa fibrosi che deve cercare di guarire, d'accordo con i medici vogliamo riportarlo al top prima di farlo tornare ad allenare con la squadra. Vogliamo evitare ricadute. Questo derby incide sulle prospettive di entrambe, però io la considero una partita diversa dalle altre. Noi ovviamente giocheremo per portarci a casa i tre punti. Dovremo stare attenti perché la Lazio è molto forte nelle ripartenze, ma anche non snaturarci”.

Roma-Lazio, la conferenza di Di Francesco: “Nainggolan in campo se è almeno al 90%”

PAREGGIO – “Non dirò mai alla mia squadra che va bene il pareggio, poi magari a gara conclusa si può giudicare positivamente”. 

NAINGGOLAN – “A differenza di altri calciatori, Radja potrebbe essere importante anche all'80%. Credo di schierarlo pensando che in percentuale possa essere almeno al 90%. Spero che mi dia risposte giuste tra oggi e domani mattina: vorrei farlo giocare. La sua presenza non influenzerà chi giocherà davanti”. 

COSA FARE IN CASO DI VITTORIA – “Niente, ma farò di tutto per vincerlo. E' una cosa dovuta a questo pubblico che ci sta sostenendo alla grande. Il fatto di aver riportato più gente allo stadio ci fa piacere e non vogliamo deluderli”. 

INZAGHI – “Lui è molto più giovane di me. Il mio percorso rispetto al suo è stato totalmente differente. Già in passato gli ho fatto i complimenti per come ha gestito gruppo e ambiente. Abbiamo similitudine  non tattici ma movitazionali. Ha fatto qualcosa di importante in un ambiente non facile e con poca esperienza rispetto a me come allenatore”. 

NAZIONALE– “Non ho preferenze, spero che si inizi a lavorare in un certo modo, al di là del tecnico. Sono importanti obiettivi, infrastrutture, ma di allenatori bravi in Italia ce ne sono tanti. Dire Ancelotti è troppo facile, sarebbe un grande nome ed una garanzia. Mi piace ma non devo pubblicizzare nessuno”. 

DIMISSIONI TAVECCHIO – “Parlare della Nazionale è come sparare sulla croce rossa, sono concentrato sul derby. Ognuno è padrone delle proprie scelte e del proprio destino. Magari mi sarei dimesso, ma sono curioso di sentire i programmi. Ora però ho da pensare ad altro, mi interessa relativamente. Sono cose che vanno affrontate nelle sedi opportune, ma i programma vanno ascoltati. Spero non sia qualcosa di politico ma di concreto e dare le idee degli allenatori. E' prematuro per me parlarne. In passato avevo parlato del calcio italiano e avevo detto che eravamo qualche anno dietro agli altri. Tutto poi torna. Poi vi dirò quale potrebbe essere l'uomo giusto”. 

CLASSIFICA – “Tutte e due le squadre sono meritatamente lì. La Lazio negli ultimi anni ha sbagliato pochissimo negli acquisti, sono bravi a fare le scelte, hanno fatto un ottimo lavoro. Prendiamo Milinkovic-Savic, Immobile. Hanno fatto sempre gli acquisti giusti e rigenerato anche calciatori come lo spagnolo (Luis Alberto, ndr). Oggi se la giocano alla pari”. 

STILE ROMA – “Credo che lo stile Roma parte dall'alto. Mi inorgogliscono le parole di Bruno Conti. Mi sento veramente della Roma, per trasmettere senso di appartenenza occorre veramente sentirlo”.