JUVENTUS INFORTUNATI CHAMPIONS LEAGUE TOTTENHAM / Non poteva iniziare meglio per la Juventus la volata decisiva di febbraio. Chiuso il calciomercato, l’attenzione torna sul campo dove la formazione bianconera demolisce un Sassuolo impalpabile con un clamoroso 7-0. Tra la doppietta di Khedira, la prima tripletta bianconera di Higuain, i minuti messi nelle gambe da Marchisio e Sturaro, però, a far storcere il naso ai tifosi e (un po' meno) al tecnico Massimiliano Allegri sono le news Juventus che arrivano dall'infermeria. Mentre Bernardeschi (in campo ieri) e Douglas Costa sono pronti, dopo Cuadrado la Juventus perde con ogni probabilità anche Matuidi in vista dell'andata degli ottavi di Champions League col Tottenham. E per Dybala resta ancora molto difficile.
Venerdì c'è la Fiorentina per l'anticipo della 24a giornata di Serie A. Sfida sempre sentitissima ed ovviamente importante, visto che il duello col Napoli va avanti punto a punto, ma inevitabilmente l'attenzione è già rivolta alla partita del 13 febbraio, a Juventus-Tottenham che vale l'andata degli ottavi di Champions League. Per quella gara, il sogno di tutti è azzardare il recupero di Paulo Dybala, per il quale i medici stanno facendo i salti mortali dopo la lesione al flessore della coscia destra. Ad ora però le possibilità di vederlo in campo rimangono poche. Se ci sarà il minimo rischio di ricaduta, sarà sapientemente evitato. Sicuro assente, invece, Juan Cuadrado, che è stato operato meno di una settimana fa e ne avrà per una trentina di giorni. La triste novità, invece, riguarda Blaise Matuidi. Un guaio muscolare al flessore sinistro ha costretto il francese alla sostituzione durante la sfida di ieri. Oggi sarà sottoposto ad esami e così lo staff tecnico potrà fare valutazioni più precise. Ma non filtra ottimismo ed a soli otto giorni dal Tottenham servirebbe un miracolo per vederlo in campo. E così si valutano le soluzioni tattiche per una ‘nuova Juventus’ senza Matuidi: occhio al ritorno al 4-2-3-1, ma finché non ci sarà neanche Dybala è più probabile l’inserimento di Marchisio nel 4-3-3 che ha riportato solidità e vittorie. Buone notizie arrivano invece da Bernardeschi (tornato ieri) e Douglas Costa (pronto per venerdì). Così come Allegri tira un sospiro di sollievo per Khedira e Rugani, sostituiti a solo scopo precauzionale e fermati in tempo. Come Barzagli, che era stato inserito anche in formazione ufficiale prima del dietrofront nel riscaldamento e la panchina all’ultimo minuto.
Sei vittorie e quattro pareggi nelle ultime dieci gare tra tutte le competizioni per l'euroavversaria della Juventus che non perde dal 16 dicembre scorso, contro il Manchester City. Ieri, contro il Liverpool, un'altra dimostrazione dei limiti di questa formazione, ma anche della maturità che sta acquisendo. Solite difficoltà (ed ingenuità) da trasferta contro una big, ma poi nel finale al cardiopalma anche la lucidità per ritrovare il pareggio dopo un rigore fallito. Attenzioe, dunque. Soprattutto a Harry Kane. Una stagione d'oro con 31 gol in 32 presenze. Ieri sembrava la sua giornata storta: in ombra per quasi tutto il match, pochissimi palloni toccati, il rigore fallito (parato da Karius). Poi la rete finale, dal dischetto, la sua 100esima in Premier League. A dimostrazione che anche quando non è la sua serata, comunque timbra il cartellino.
Prima del Tottenham in Champions però, c'è la Fiorentina per continuare il duello scudetto col Napoli che si fa sempre più incandescente. E dopo le frecciate azzurre dal mercato (col caso Politano in particolare) al calendario, passando per la diversa competitività economica dei club, ieri poco prima di Juventus-Sassuolo è arrivata la risposta secca dell'Ad bianconero Beppe Marotta: “Da parte nostra siamo tranquillissimi. Sappiamo che certe insidie vanno affrontate annualmente, che sia il Napoli o un'altra squadra. Quello che dicono gli altri ci carica, vista la tradizione che ha la Juventus nel battagliare per lo scudetto. Le considerazioni di Sarri e De Laurentiis non ci toccano, nel Dna della Juventus c'è la ricerca della vittoria. De Laurentiis, da buon uomo di cinema, è un burlone di natura. C'è una frase di Schopenhauer: 'quando parlano di te, devi capire quello che non sei tu ma che sono gli altri'. Penso che questo spieghi tutto”. Il Napoli, per il momento, ha replicato solo sul campo battendo ieri sera il Benevento e riprendendosi la vetta della classifica. Ma la volata è ancora lunga. E rovente.
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