Il bomber della Lazio è nato a Napoli e proprio a Napoli poteva finire nel 2016
NAPOLI LAZIO IMMOBILE SARRI / Il colore della sua maglia sabato sera sarà il celeste. Sfumatura simile, ma anche diversa, dall'azzurro che avrebbe potuto indossare. Ciro Immobile torna a casa, in quella Napoli che gli ha dato i natali come uomo, ma come calciatore mai. E' cresciuto in anni difficili per la squadra azzurra, quelli pre-De Laurentiis, in cui la Juventus ha fatto “razzie” di giovani talenti in ogni posto d'Italia. Anche il giovane Ciro divenne bianconero, ma con quella maglia non ha mai sfondato. Anzi, gioco della sorte, si è mostrato agli occhi del mondo con quella granata dei grandi avversari del Torino. Una stagione super prima di vivere due annate in chiaroscuro tra Borussia Dortmund e Siviglia. Il grande rientro in Italia poteva essere l'occasione giusta per incontrare un nuovo Napoli, una squadra che necessitava di un bomber dopo l'addio di Higuain. Ma in quel calciomercato estivo del 2016 gli azzurri puntarono forte su Milik spendendo 32 milioni, mentre Immobile scelse la Lazio, che per averlo dal Siviglia dovette sborsarne solo 8,5 più relativi bonus.
Napoli, Ciro contro 'Ciro': Immobile sfida Mertens al San Paolo
Il resto è già storia: Ciro, nelle 67 gare giocate in biancoceleste fin qui, ha messo a segno 52 gol. Una media pazzesca, abbinando i 23 gol dello scorso anno in campionato ai 20 già segnati fin qui in questo torneo. Alle sue spalle, sei gol più giù, quel Dries Mertens che insegue e che ritroverà probabilmente contro al San Paolo sabato sera. Sfida tra veri bomber, col belga che ha saputo sopperire alle mancanze di Milik nell'ultimo anno. Nelle 79 gare giocate nello stesso periodo, Dries, dai tifosi napoletani chiamato affettuosamente proprio 'Ciro', ha segnato gli stessi gol di Immobile, proprio 52. Il laziale, però, con il Napoli non è mai stato troppo fortunato: in 7 gare contro la squadra della sua città ha saputo marcare il tabellino solo una volta, nella stagione 2012-2013 quando vestiva la maglia del Genoa. La sua rete fu anche inutile ai fini del risultato: gli azzurri travolsero il Grifone a Marassi per 4-2.