MILAN ROMA GATTUSO / Gioca, sa soffrire e punge fino all'ultimo. Un ottimo Milan doma la Roma e fa suo il big match di 'San Siro' grazie alla zampata in pieno recupero di Patrick Cutrone. Incontenibile, comprensibilmente, la gioia nel finale del tecnico Gennaro Gattuso che ai microfoni di 'Sky' nel post partita commenta: “Partita della svolta? Siamo alla seconda giornata e già parliamo della svolta… – esordisce Gattuso -. La partita col Napoli non era da buttare via ed oggi nei primi 45’ abbiamo giocato ancora meglio. Poi però ricordiamoci che si deve fare i conti con gli avversari. Tante squadre si sono rinforzate, noi pure, ma alla seconda giornata non si può parlare di svolta. Qui viene sempre messo in discussione tutto, ma io sono tranquillo. Gli avversari quando escono fuori hanno qualità, non possiamo controllare la partita per tutti i 90’. Oggi la società mi ha messo a disposizione una buona rosa, ragazzi interessanti con caratteristiche che ci mancavano. I cambi, lo avete visto, ci hanno dato freschezza e caratteristiche diverse, nel secondo tempo abbiamo avuto diverse palle in campo aperto e non ci siamo mossi in modo corretto. Dobbiamo migliorare qui”.
Gattuso poi si sofferma sui tanti grandi ex della storia rossonera presenti stasera a 'San Siro': “A me fa grande piacere parlare con loro, ma la squadra non deve caricarsi perché ci sono tutti questi ex, la carica la dobbiamo trovare nella settimana di allenamento, quando prepariamo le partite. Si può fare un buon calcio, si può lavorare in modo più tranquillo rispetto all’anno scorso e ci muoviamo con serenità. Non tutti sono Marocchi o Gattuso che portavano le borracce (dice rispondendo all'opinionista Marocchi che gli chiedeva se manca disponibilità al sacrificio, ndr): oggi se ci mettevano me e te a palleggiare in mezzo combinavamo qualche guaio. Per ora la priorità è quella di giocare, poi con i carichi di lavoro che abbiamo fatto la squadra non è ancora brillantissima. Possiamo migliorare su questo aspetto e tra due settimane avremo qualche giocatore con la gamba ancora migliore. Higuain è uno degli artefici di questo gioco corale, dobbiamo migliorare nell’attaccare gli spazi quando lui viene incontro. Higuain con Cutrone? Dipende. Dobbiamo vedere, però Patrick è un giocatore che conoscete tutti, ha il veleno addosso e lo spazio che sta avendo è sicuramente poco, però c’è tempo. Tra due settimane cominceremo a giocare ogni 3-4 giorni e ci sarà spazio per tutti. Limiti? Tante volte quando escono fuori gli avversari andiamo in difficoltà e alla prima difficoltà iniziamo ad abbassarci. Penso che ancora la brillantezza su qualche giocatore non la stiamo vedendo. È un qualcosa che possiamo ancora migliorare”.
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