CALCIOMERCATO ROMA DE ROSSI / Daniele De Rossi parla del suo amore verso la Roma e svela alcuni retroscena sulla sua carriera. Il centrocampista classe 1983, analizzando l'inizio di stagione, ha spiegato le sensazioni che prova da capitano giallorosso: “Lo sai che vuol dire essere una bandiera della Roma? Significa una responsabilità enorme che ti porti sempre addosso – spiega ai microfoni de 'Il Romanista' – Significa che non hai scelta. Che quando in passato ho avuto offerte o quando stavamo sull'orlo del fallimento o quando le cose non andavano, quando ti chiama semplicemente qualcuno non sei tu che rispondi, perché tu, io sono della Roma nel senso di proprietà della Roma, “dei” tifosi della Roma. Io Daniele De Rossi sono di proprietà dei tifosi della Roma”.
De Rossi ha parlato anche dei progetti futuri: “Ritiro? Prima o poi. Non so ancora quando. Io ho già fatto una stagione del genere, come si dice“scadente' (ride), ma nel senso col contratto in scadenza, ed è stata una delle mie stagioni migliori. Appena arrivato Monchi ho rinnovato, il giorno dopo l’addio di Francesco. Non era neanche cosi tanto scontato quel rinnovo. Pochi lo hanno capito. Non mi crea problemi la situazione”.
Il centrocampista, inoltre, si è poi soffermato sui compagni di squadra: “Nuovi acquisti? Il legame va bene, sono tanti, ma si integrano bene. Questo è un gruppo sano, aiuta i giocatori nuovi, li abbraccia e li accoglie in maniera spontanea e positiva. Fosse per me terrei sempre tutti i compagni di squadra, anche perché mi affeziono e quando un compagno va via mi dispiace. Poi ci sono idee del mister, del presidente, del direttore e bisogna mettere tutto insieme. Io queste cose non le posso sapere, forse neanche le devo sapere. Ma so che il gruppo c'è, che questi arrivati sono forti, che la squadra è forte. Olsen? Io vedo un portiere che sta facendo il suo, non vedo una carenza in porta”.
Tra i temi caldi della stagione giallorossa c'è la presenza in campo di De Rossi e Nzonzi, due calciatori dalle caratteristiche simili: “Possiamo giocare insieme? Non mi compete. Non mi ha dato fastidio il suo arrivo, casomai ha dato fastidio a chi s’è inventato questa cosa. Posso giocarci tranquillamente insieme a Steven, ha fatto anche il mio ruolo, possiamo anche alternarci. Mi sembra difficile dire che non possiamo giocare insieme. Non vedo un problema, come non potevo giocare con Gonalons. Sembrava che non potevo giocare con Paredes, ed è sempre andata bene. Chi dice che mi ha dato fastidio è una bugia”.
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