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Corona chiede scusa a Totti, poi attacca i tifosi della Roma

Dopo lo scontro televisivo al Grande Fratello Vip con Ilary Blasi

CORONA TOTTI BLASI ROMA / Fabrizio Corona ĆØ tornato a parlare dello scontro con Ilary Blasi al Grande Fratello Vip e lo ha fatto ancora una nuova tramite Instagram. Prima con un lungo post in cui chiede scusa a Francesco Totti, ex capitano della Roma, dove si legge: “Sei un grande uomo. Ti ho sempre stimato e ci siamo sempre rispettati. Sei la storia del calcio italiano e sei lā€™unico pulito, onesto e attaccato ai valori in questo mondo di corrotti, in cui contano solo i soldi, gli status simbol e le cose effimere. Tu facevi il tuo lavoro con passione, come io facevo il mio, pur essendo moralmente criticabile, ma era pur sempre il mio lavoro e io lo amavo. Mi dispiace per ciĆ² che ĆØ successo e mi dispiace per te e per i tuoi figli. La mia stima rimane immutata e mi lega a te un ricordo indelebile, le emozioni che ci hai fatto vivere, a me e ai detenuti della cella 116, quel giorno durante la tua ultima partita, nel tuo stadio, con la tua maglia, mentre davi il tuo addio al calcio. Onore a te capitano, continuo a stimare te e rispettare te e i tuoi figli”.Ā 

Successivamente con delle storie in cui attacca i tifosi della Roma: “Mi stanno chiamando moltia mici che dicono di andare a leggere i commenti sotto il post su Totti, dove mi dicono che sono un bipolare, che cambio idea, che ho paura. Io non cambio mai idea e non me ne importo dei tifosi della Roma. Io non ho paura di nessuno, neanche della morte. Me ne f… di quello che scrivono, ma rispetto le persone. Non ce l'ho mai avuta con Totti” ha affermato Corona. Per poi aggiungere: “Leggete bene quel post, rispetto Totti e i suoi figli, punto”. Poi in un'altra storia, Corona ha cantatao l'inno della Roma.Ā Ā 

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Sei un grande uomo. Ti ho sempre stimato e ci siamo sempre rispettati. Sei la storia del calcio italiano e sei lā€™unico pulito, onesto e attaccato ai valori in questo mondo di corrotti, in cui contano solo i soldi, gli status simbol e le cose effimere. Tu facevi il tuo lavoro con passione, come io facevo il mio, pur essendo moralmente criticabile, ma era pur sempre il mio lavoro e io lo amavo. Mi dispiace per ciĆ² che ĆØ successo e mi dispiace per te e per i tuoi figli. La mia stima rimane immutata e mi lega a te un ricordo indelebile, le emozioni che ci hai fatto vivere, a me e ai detenuti della cella 116, quel giorno durante la tua ultima partita, nel tuo stadio, con la tua maglia, mentre davi il tuo addio al calcio. Onore a te capitano, continuo a stimare te e rispettare te e i tuoi figli. #capitano

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