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Juventus-Atletico, ESCLUSIVO Kiko: “Morata non esulterebbe. Gesto Cristiano? Non sa perdere…”

Lo storico ex calciatore colchonero ai nostri microfoni: “Il Cholo a Torino partirà con un forte pressing”

JUVENTUS ATLETICO KIKO MORATA / Francisco Miguel Narváez Machón è un pezzo di storia dell’Atletico Madrid: otto stagioni, dall’altare dello storico ‘doblete’ Liga-Coppa (1995/96), alla polvere della retrocessione in B. Kiko ha scritto pagine che l’afición colchonera ricorda con affetto, e la sua figura è stata così iconica che il suo particolare modo di festeggiare i gol, l’arquero, è stato ripreso dai vari Torres, Godin, Griezmann, fino allo stesso Morata nei giorni scorsi. Un attaccante vecchio stampo, forte tecnicamente, che dovette appendere gli scarpini al chiodo troppo presto, ad appena trent’anni, a causa delle sue caviglie malandate, che gli impedirono anche di vivere un’avventura nella splendida Serie A di quei tempi. Oggi commenta le vicende dei rojiblancos sulle colonne di AS e nella radio Cadena SER: pochi, come lui, per analizzare lo storico Juventus-Atletico che s’avvicina.  

Kiko, immaginava un Atletico-Juventus come quello visto al Wanda? 
“Sinceramente no. Mi aspettavo una gara molto più chiusa e un Atletico con meno occasioni da gol. Non credo che la Juventus abbia sottovalutato il rivale, ma le è mancato un piano B per rispondere ai cambi offensivi del Cholo”.  

E il piano di Simeone, a Torino, quale sarà? 
“In questo tipo di sfide, normalmente comincia con una pressione molto forte per evitare che la squadra di casa abbia un inizio arrembante e coinvolga i suoi tifosi. Col passare dei minuti, alternerà un baricentro basso a momenti di forte pressing”.  

In Italia ha fatto molto discutere il gesto del Cholo, che gli è costato solo una multa… 
“È un gesto molto argentino, voleva sottolineare gli ‘attributi’ avuti con le sue scelte: era un rischio lanciare dal primo minuto Koke e Diego Costa. Non c’era assolutamente nulla di offensivo nei confronti della Juventus, come lui stesso ha ribadito”.  

E della ‘manita’ di Cristiano nei confronti dei tifosi colchoneros, cosa ne pensa? 
“In campo, da uomo, è stato comprensibile visto tutto quello che gli gridavano contro. A freddo, in zona mista, invece lo reputo l’atto di uno sportivo che non sa perdere”.  

 

Juventus-Atletico, Kiko: “Il cimitero del calcio è pieno di favoriti…”

 

In Champions, CR7, finora, ha segnato solo una rete. L’Atletico teme un suo ‘risveglio’ nel match più importante? 
“Cristiano ha segnato 21 reti quest'anno, numeri importanti in questa fase della stagione. L’Atleti lo rispetterà e cercherà di ‘vigilarlo’: è il miglior goleador degli ultimi anni, uno capace di segnare senza aver bisogno di partecipare alla costruzione del gioco”.  

A Torino credono nella rimonta: a Madrid, ora l’Atleti è considerato favorito? 
“È logico che gli juventini ci credano, è il primo step da fare per riuscirci, ma l’Atletico arriva a questa sfida in un ottimo momento. Favorito o no, non conta nulla: il cimitero del calcio è pieno di favoriti…”. 

Morata ritroverà i suoi ex tifosi. L’ambiente può condizionarlo in negativo? 
“Assolutamente no. Quando si volterà e vedrà Koke, Godin, Saúl, Giménez e gli altri, dimenticherà tutto il resto per 90 minuti”.  

Contro la Real Sociedad, ha celebrato il secondo gol imitando il suo ‘arquero’. Crede che all’Allianz Stadium festeggerebbe una rete, magari emulandola di nuovo? 
“È un ragazzo con enormi valori, sempre molto riconoscente… Una sua esultanza mi sorprenderebbe”. 
 

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