JUVENTUS ATLETICO MADRID BRAIDA / Ariedo Braida, direttore sportivo Barcellona, ha fatto il punto sulle squadre italiane e sul big match di domani tra Juventus e Atletico Madrid: “E' l'unica squadra dallo stile italiano che gioca in Spagna – esordisce Braida analizzando i 'colchoneros' a 'Radio anch'io Sport' – E' molto rocciosa, dura, difficile. Sempre combattiva. E' una squadra durissima ma nel calcio tutto è possibile. La Juve ha una partita dura ma non impossibile. Se vince la squadra che eprime il calcio migliore a me fa piacere. Nel calcio i miracoli possono accadere. Serie A poco allenante? Non direi. La Juve è talmente superiore rispetto alle altre. Tutte le stagioni fanno storia a se. La Juve domina in Italia da anni. Il campionato è allenante ma loro sono troppo forti in Italia. Mi auguro che sia uno spot pubblicitario per il calcio, perché sarà una partita vista in tutto il mondo. Contestazioni ad Allegri? Il pubblico chiede sempre di più. Alla Juve non si accontentano più di vincere il campionato. Allegri non lo scopre nessuno, ha vinto tutti i campionati con la Juve. Lui sta facendo alla grande la sua parte”.
CRISTIANO RONALDO – “Manca in Liga? Ha fatto cincquecento gol, manca un protagonista di questo tipo. Il Madrid non poteva vincere all'infinito, la caduta degli dei c'è per tutte le squadre del mondo. Ronaldo non è più giovanissimo ma è un giocatore importante. Allegri sta allenando un giocatore che gli darà belle soddisfazioni”.
GATTUSO – “Mi ha sorpreso ma Rino è un ragazzo umile. E' un allenatore che pian piano si fa la sua esperienza col Milan. Le esperienze negative a volte ti fanno crescere. Lui è bravo perché sa mantenere il gruppo. Il Milan è cambiato molto con Piatek, è un'altra squadra – prosegue Braida – Mio addio al Milan? C'è sempre un momento dove c'è una fine. Io ho sempre detto grazie, poi la vita continua. Sono nel club più importante al mondo. Sono orgoglioso di essere qui, è un posto fantastico con una società incredibile. Tutti vorrebbero venire a lavorare qui”.
LA LIGA – “Il Barça è una grande squadra, sa esprimere un calcio meraviglioso. In Spagna anche le squadre di bassa classifica esprimono il meglio e giocano bene. Cercano di giocare a calcio, non tirano il pallone in avanti. Qui la gente, se tu non giochi bene, ti contesta. Poi il risultato importante, come diceva un vecchio allenatore, è tutto”.
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