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Inter-Eintracht, Spalletti: “Infortuni? Domani saremo 11. Ho deciso su Brozovic”

L’allenatore nerazzurro ha parlato alla vigilia del match di Europa League

INTER EINTRACHT SPALLETTI / Match da dentro o fuori domani sera per l'Inter nel cammino in Europa League. Ai nerazzurri serve una vittoria contro l'Eintrancht Francoforte dopo lo 0-0 in Germania della scorsa settimana, con Luciano Spalletti che deve far fronte a diverse defezioni tra cui lo squalificato Lautaro Martinez in attacco. L'allenatore nerazzurro ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match: Calciomercato.it ha seguito tutte le sue dichiarazioni in tempo reale.

– Emergenza infortuni: “Lamentarmi non mi farà qualificare. Si gioca in undici, per cui abbiamo tutti quelli che servono per vincere la partita. Keita è a posto, Brozovic è convocato ma andrà in panchina. Borja Valero gioca''.

– Testa all'Eintracht: ''Io spero che i miei calciatori abbiano focalizzato che ci troviamo in un momento importantissimo del nostro campionato. Dobbiamo pensare a giocare la partita che abbiamo avanti e non pensare al campionato che ci rimane. Ci arriviamo con le carte in regola. E' vero che si fa credere che il migliore è quello che manca, ma le partite le fanno vincere chi c'è. Non ci sono trucchi da un punto di vista psicologico. Quelli che vanno dentro devono sapersi motivare per l'importanza della partita. Chi non riesce a capire il momento e che deve essere all'altezza della situazione che si va a incontrare, resta un mediocre. Può avere le possibilità che ha, ma in certi momenti bisogna metterci qualcosa in più. Le capacità, se giochi nell'Inter, le ha”.

– La squalifica di Hutter: “Mi dispiace perché sono partite che per un allenatore rimangono. Sono partite che ti creano la vera cultura professionale, che rimane dalle cose che incontri nella vita. Tutte le partite in campo internazionale mi hanno creato un ricordo forte e indelebile. Penso che anche per lui sarebbe stato così e in ogni partita sarebbe giusto avere tutte le componenti. La sua squadra gioca un bel calcio, mi sembra anche una bella persona. Mi avrebbe fatto piacere averlo vicino”.

– Le soluzioni possibili in attacco: “Non avere un punto di riferimento crea un elemento di disturbo per la difesa. Se chiedi a Skriniar se è più facile marcare Ibra o Messi, ti direbbe il primo. Perché lo vedi fisicamente, è lì davanti a te. Questa cosa dell'imprevedibilità crea sempre la possibilità di avere una fantasia superiore. Ma atipico chi è dei nostri? Politano nel Sassuolo giocava lì. Ce lo ha fatto già vedere che può giocare in quel ruolo. Keita? E' un attaccante che ha giocato come punta centrale o punta esterna. E' a casa sua. Perisic gioca nel suo posto, Candreva nel suo posto. Atipici mi sembra ce ne siano pochi. Sono tutti veri, reali. Tutti nelle condizioni di proporre il loro meglio. Da qui in avanti le cose vanno capite per l'importanza che hanno. Mi aspetto un extra a livello individuale, serve la prestazione migliore o quasi di quelle fornite finora. Sono strasicuro che lo faranno”.

– Unico risultato la vittoria: ''Non cambia niente, solo che bisogna stare dentro una partita in cui poi devi renderti conto che sei dentro o fuori, per cui vanno prese delle decisioni correttamente, perché ne puoi pagare un caro prezzo, portandoci dentro le esperienze che ci siamo fatti. Secondo me nella partita d'andata abbiamo usato delle conoscenze che abbiamo incontrato nelle partite precedenti in Europa. Calciatori maturi, scaltri, che sanno prendere il meglio da quel che passa”.

– L'importanza di Perisic: “E' sempre importante per noi, perché quello che ha le caratteristiche di corsa, fisicità sulle palle inattive riesce a dare una mano, a chiudere i traversoni degli esterni. Purtroppo all'andata ha avuto un affaticamento e non è riuscito a fare il meglio. Spero che questi giorni di recupero gli abbiano permesso di rimettersi a posto. Il suo apporto è fondamentale per la nostra squadra. Lui ha più qualità dentro lo stesso calciatore, nel senso che è tecnico, resistente, bravo a saltare l'avversario, a fare rientri importanti''.

– Gonfiare il petto: “La differenza tra gli individui la fa il fatto di farlo spesso, di farlo durare a lungo questo fatto di motivarsi e di essere al top della situazione. Resilienza, mi sembra si dica: tenere per un lungo periodo la concetrazione e di essere ripetitivi mostrando sempre il massimo di quelle che sono le tue possibilità, senza farla diventare presunzione, però questo fatto di lottare e capire il momento come questo qui, dove c'è da essere ripetitivi nel battere forte a quello che andiamo incontro, a quello che dovremmo fare. Bisogna andare a giocare e metterlo in pratica, che è la cosa più difficile”.

– I giovani della Primavera: “Comincia sempre così, hai talento per far parte delle giovanil dell'Inter, poi devi saper aspettare il momento giusto, l'occasione per riuscire a costruire la tua carriera. In base ai numeri, secondo me ci sarà l'opportunità per qualcuno per far vedere la sua qualità, dipendera in che situazione e in che ruolo, però abbiamo portato quelli che ogni tanto si allenano con noi e ne conosciamo alcune qualità e abbiamo ascoltato anche Madonna in base alle sue indicazioni visto che li conosce molto meglio di noi''.

– La rimonta e il modello della Juve: “Complimenti perché ha disputato una grande partita, personalmente mi piace evidenziare il lavoro di Allegri. Quello che dovremmo riuscire a prendere è il carattere dentro le partite che contano, il fatto che uno riesce a fornire tutto il suo bagaglio per l'importanza del match e non si fa intimorire dall'eccezionalità dell'evento. Più eccezionale è l'evento, più bisogna diventare forti perché ho davanti persone di spessore, uomini di valore, perché se fosse una cosa normale potrebbero stare tutti in quella situazione. E' proprio perché è anormale che riesce a pochi”.

– Gli ultimi dubbi di formazione: “Keita? Ne avete uno da indovinare. Volete sapere anche quello lì. Questo si tiene per noi fino a domani, perché è l'unica possibilità di variazione che abbiamo. Il ragionamento è fatto di tante sfumature, attenzioni, che si pensa di mettercele tutte nell'andare a scegliere, ma cambia poco perché tutti devono essere della partita oltre che un paio di giovani promesse che abbiamo a disposizione e abbiamo convocato. Le sostituzioni in una gara come quella di domani vanno fatte perché la necessità dell'importanza, la garra che verrà fuori dalla partita comporterà questo''.

– Il messaggio a Joao Mario: ''Siamo vicini alla sua famiglia, ribadiamo il nostro affetto e sentimento per il momento che sta attraversando. Gli siamo al fianco”.

 

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