Il noto giornalista esalta gli olandesi: “Partita quasi dominata”
JUVENTUS AJAX SCONCERTI / È tempo di bilanci, di riflessioni in casa Juventus dopo l'eliminazione per mano dell'Ajax nei quarti di finale di Champions League. Dalle colonne del 'Corriere della Sera', il noto giornalista Mario Sconcerti analizza così la disfatta europea, parlando di fine di un'epoca: “Comincia una lunga pausa di riflessione su questo risultato che ribalta la stagione. […] La fase improba del giudizio è che non c'è stata partita. Era una partita segnata dalla logica, l'Ajax giocava semplicemente e con più rispetto, ha quasi dominato una partita mai nata. Credo ci vorrà adesso la maturità di una grande squadra per uscire da questa strana situazione, l'addio a una Champions cercata, invocata, portata per mano dalla piccola crisi involutiva di tutto il calcio europeo. La mia impressione a caldo è che finisca un'epoca. Non per la sconfitta, non è la prima, si compensa con tante vittorie, ma quasi per noia, per sfinimento culturale. È la prima volta che è diventata davvero pesante la gestione di Allegri. È probabile non potesse far di più, l'Ajax aveva più classe e gioventù, un mix impressionante di coraggio e spensieratezza responsabile. Ma la Juve non ha solo perso, non è riuscita in due partite nemmeno a far paura all'avversario. C’è un errore collettivo, è molto di più che essere stati eliminati. Io sento l'odore di una grande stagione finita, di un tempo che diventa troppo anche solo nel giudizio di Allegri. Queste sconfitte, unite a un campionato soffocato, danno così tanti elementi da diventare ingestibili”.