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Inter, Godin ammette: “C’era la Juve!”. Poi la stoccata a Ronaldo

Il difensore ha parlato anche di Antonio Conte

CALCIOMERCATO INTER JUVENTUS GODIN / Motivato per la sua nuova essperienza in nerazzurro, Diego Godin ha rilasciato alcune dichiarazioni tra passato, presente e futuro: “Perché l'Inter? Si sono fatti vivi per primi e nettamente con più decisione rispetto ad altri club. Mi hanno illustrato il progetto: è ambizioso, come me. E mi piaceva l’idea di farne parte e di poter aiutare l’Inter a realizzarlo – le sue perole alla 'Gazzetta dello Sport' – Juve? Sì, un anno fa c’era stata la Juve, il Manchester United, in passato pure il City. Ma in quel momento avevo un contratto in vigore con l’Atletico, non pensavo di andar via. Stavolta è stato differente, ero in scadenza. Ma posso dire che nessun club mi aveva convinto come è riuscita a fare l’Inter”.

Godin ha poi elogiato Antonio Conte, suo nuovo allenatore: “Mi ricorda moltissimo Simeone. Vivono il calcio con la stessa passione, sono attenti ai dettagli, tirano fuori il massimo dai ragazzi che allenano. Conte in particolare mi sembra un tipo molto concreto: sa quel che vuole, va dritto al punto, per un giocatore è l’ideale. Simeone mi ha riempito la testa di Inter? Me ne ha parlato molto, è la verità. Ci siamo confrontati, mi ha detto che era la squadra più grande che aveva mai conosciuto, con tifosi passionali. Diego è un grande”.

Infine, non poteva mancare una frecciatina a Cristiano Ronaldo, suo rivale in Spagna e ora in Italia: “Come marcarlo? Non un fatto tecnico. Ma la testa. La concentrazione. Per 90 minuti non puoi mollare un secondo, perché è quel secondo che a lui basta per segnare. Mi diede un pugno? Quel che accade in campo, resta in campo. E non ne parlo. Però non mi piace quando si manca di rispetto. Gestaccio in Champions? Il Cholo all’andata si rivolse al proprio pubblico, la tensione lo portò a quel gesto, non ce l’aveva con la Juve. Il gesto di Ronaldo fu differente, non rispettò la gente”.

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