NAPOLI LOZANO / Città del Messico-Napoli, il filo sottile dei ricordi porta indietro nel tempo: 1986, lo stadio Azteca è illuminato dal bagliore del 'gol del secolo', una luce che crea un legame che il tempo non ha ancora spezzato. Altri tempi, altri protagonisti, ovviamente nessun paragone, ma Messico e Napoli rinsaldano il loro legame: Hirving Lozano arriva in azzurro e dall'altra parte dell'Oceano scoppia la mania. Dirette tv del suo arrivo in Italia, prime pagine dei giornali, attenzione mediatica da vero e proprio fenomeno: Calciomercato.it ha intervistato in esclusiva Ricardo Otero, giornalista messicano di Univision Deportes Network, per capire come dalle parti di Città del Messico stiano vivendo il trasferimento del loro beniamino.
“Lozano è il calciatore messicano di maggior prospettiva in Europa, quindi è la notizia sportiva principale in questi giorni in Messico. C'è una grande aspettativa e la sua esperienza al Psv fa pensare che possa affermarsi nel Napoli”. Tutti pazzi per Lozano-Napoli, quindi, ma dal passato emergono 'ombre' che prendono la forma dei precedenti messicani in Serie A: quasi mai un successo. “Ci sono stati pochi messicani in Serie A: Rafael Marquez arrivò nella parte finale della sua carriera al Verona e Miguel Layun ha fatto un'esperienza discreta nell'Atalanta, almeno gli fu utile per avere spazio nel mercato messicano. I casi di Carlos Salcedo e Hector Moreno hanno suscitato maggior entusiasmo, ma le aspettative erano diverse. Rispetto a loro, Lozano arriva con costo maggiore e in un momento più importante della sua carriera. E' un calciatore veloce, con un buon dribbling, capacità di tiro e finalizzazione: credo sia ciò che serve in Italia”.
Ancelotti spera che abbia ciò che serve al Napoli per far un ulteriore step verso il titolo e proprio sul tecnico azzurro, Otero rivela un retroscena: “Ero accanto a lui durante Messico-Germania ai Mondiali in Russia. Era letteralmente deliziato dalla prestazione di Lozano e Ochoa. Quel giorno l'allenatore si innamorò di Lozano. La sua esperienza può essere decisiva per far esplodere il talento del Chucky e farlo maturare”.
Un talento che il giornalista messicano definisce “sfacciato”: “Nel senso migliore del termine, credo sia la parola giusta. Non ha paura di nulla, ha una mentalità che gli permetterebbe di giocare nei migliori club al mondo senza sentire la pressione”. Proprio ciò che serve per non farsi prendere dall'emozione al cospetto del 'San Paolo': “Spero che possa avere successo – conclude Otero -. Confesso che sono simpatizzante del Napoli dall'epoca di Maradona”. E il filo dei ricordi si fa meno sottile…
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