Il tecnico rossonero parla alla vigilia del match con i viola
MILAN FIORENTINA GIAMPAOLO / Vigilia di campionato importante per il Milan, con il tecnico Giampaolo che presenterà in conferenza stampa la gara con la Fiorentina. Rossoneri reduci da due sconfitte consecutive, con i primi scricchiolii sulla posizione dell'allenatore. Urge una reazione per riscattare parzialmente un inizio di campionato piuttosto negativo. Calciomercato.it seguirà per voi le parole del tecnico milanista.
TORINO-MILAN – “Abbiamo avuto il torto di non ammazzare la partita, dovevamo farlo per portare a casa la vittoria. Non siamo riusciti a fare buon filtro a centrocampo, anche per alcuni dettagli che hanno indirizzato la partita in un'altra direzione. La squadra aveva trovato certezze nel giocare e per un po' mi sono anche divertito, poi il giudizio risente ovviamente del risultato finale”.
QUADRATURA TATTICA – “Voi pensate molto ai singoli, io all'insieme. L'obiettivo è sempre stato quello di giocare a calcio gestendo i tempi della partita, determinando la gara anche dal punto di vista emotivo con il possesso palla. L'atteggiamento della squadra è stato molto convinto, i dettagli possono far saltare il banco”.
FIORENTINA – “Le partite sono tutte complicate, bisogna sudare sempre. E' la mentalità che deve fare la differenza, con tutto il rispetto per l'avversario. Non dobbiamo avere il braccino corto”.
ATTACCO – “Prima della gara col Torino avevamo avuto effettivamente poche occasioni, invece giovedì ne abbiamo avute diverse. La sensazione dunque deve essere diversa rispetto alle prime partite, per me non c'è un problema attaccanti. Piatek ritrova il suo habitat nel 4-3-3, Leao ha caratteristiche che possiamo sfruttare. Si trovano bene, ma dobbiamo portare sempre più giocatori nell'area avversaria”.
MENTALITA' – “La squadra ha temperamento, ci mancherebbe, dobbiamo gestire meglio la palla quando l'avversario prova a reagire. E' difficile dominare un avversario per 90 minuti, con le abilità tecniche dovremmo essere più bravi a togliere ritmo alla reazione altrui. Potrei mettere giocatori di maggior lotta in campo, ma poi otterrei l'effetto di giocare meno a calcio”.
MODULO – “Si prende una strada e la si porta avanti, non mi piace cambiare perché poi si perdono i riferimenti. Ma il 4-3-3 o 4-3-1-2 sposta poco, sono le caratteristiche dei giocatori a determinare. Non vince il modulo. Allegri ha vinto scudetto cambiando mille volte sistema di gioco…”.
FUTURO – “Ho la fiducia della società, non è basata soltanto sui risultati. Capisco le critiche dei tifosi, io devo cercare di fare tutto per il meglio. Mercato? Se alcuni giocatori non avevano ancora giocato è perché non erano in condizione. Chi gioca meno può essere meno soddisfatto, ma l'importante è che abbia l'atteggiamento giusto”.
PAQUETA' – “Si è allenato e sta bene”.