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Lazio, ESCLUSIVO Insegno: “Inzaghi, basta turnover! Lotito? Poco ambizioso”

L’attore romano, intervistato da Calciomercato.it, ha parlato dell’allenatore biancoceleste, turnover, Champions League e del presidente

LAZIO INSEGNO INZAGHI TURNOVER CHAMPIONS LEAGUE LOTITO/  Da Inzaghi a Lotito, il turnover, la Champions League. Questi e altri gli argomenti contenuti nell'intervista rilasciata in esclusiva a  Calciomercato.it da Pino Insegno, attore e doppiatore romano, tifoso della Lazio. 

Se il campionato fosse finito oggi, la Lazio sarebbe in Europa League. Ti aspettavi qualcosa di più in queste prime sette giornate?

“Finora questo campionato non è stato altro che il proseguimento di quello scorso. Inzaghi sta provando a dare motivazioni ad un gruppo che spesso sembra non averne. Si continua a vivere sui giocatori che la società ha scoperto, sperando sempre che i nuovi facciano l'evoluzione dei vari Luis Alberto, Milinkovic. I ricambi non sono all'altezza dei titolari. Io il turnover non lo farei, ormai bisogna affidarsi ai soliti 13, massimo 14 elementi”.

Inzaghi ha sbagliato a togliere Immobile contro il Parma, visto quello che è accaduto dopo?

“Queste cose succedono in una squadra, ma bisogna lavare i panni in famiglia e non farle uscire fuori. Inzaghi in quel caso è stato duro quanto basta. Ora sta diventando un allenatore, mentre prima era un calciatore in panchina, si sta trasformando da baco da seta in farfalla. Simone prende le decisoni da tecnico e non più da collega dei giocatori”.  

Quindi ha fatto bene a restare la scorsa estate, dopo che si era parlato di un suo addio? 

“Sì. Io sono convinto in generale che un allenatore debba diventare un po' come Ferguson. Quando un tecnico conosce la piazza, la sa gestire, è meglio che resti, ovviamente se fino a quel momento ha lavorato bene. E' come quando cambia un Governo, bisogna ricominciare tutto da capo. Peraltro credo che a Inzaghi abbiano fatto delle promesse importanti”. 

Quest'anno ad inizio stagione la società è uscita allo scoperto dichiarando la Champions League come obiettivo. Qualcuno è convinto che per il quarto posto sia la favorita. Tu?

“Una domenica è favorita, quella successiva no. Questo è un pò il punto della questione. Quando vedo la Lazio è come se stessi seguendo un film giallo: può essere vero tutto e il contrario di tutto. Secondo me può arrivare in Champions League, ma bisogna avere la convinzione di essere una grande squadra, dare continuità alle vittorie in modo da crearsi un'identità”.

Zeman ha detto che Lotito non ha ambizioni. Concordi?

“Le ambizioni di Lotito sono quelle di mantenere i conti in equilibrio, cosa comunque invidiabile. Se però non fai un passo leggermente più lungo, nella tua vita non migliori. La Lazio non rischia mai sotto il profilo economico, invece è arrivato il momento, in modo da fare il salto di qualità che tutti i tifosi si aspettano. Sotto questo aspetto in effetti il éresidente è poco ambizioso”. 

 

 

 

 

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