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Zeman ne ha per tutti: “Sarri non è lo stesso, Conte un cagnaccio. E la Roma…”

Il tecnico boemo ha parlato a tutto tondo di questa Serie A, dalla Juve all’Inter passando per il Milan e i giallorossi

ZEMAN INTERVISTA ROMA JUVENTUS SARRI INTER /  Zdenek Zeman torna a parlare. E quando lo fa non è mai banale: il tecnico boemo, che di recente ha rivelato di sentirsi ancora pronto a tornare in panchina, ha toccato molti argomenti. A partire dalla lotta scudetto e dal duello Juve-Inter: “Sarri è bravo, anche se lì hanno vinto tutti. Si è adattato, ma non è lo stesso di Napoli. Conte lo apprezzo, è un cagnaccio e uno dei pochi a saper guidare la squadra mentre da Ancelotti mi aspettavo di più”. Non solo derby d'Italia, Zeman – intervistato da 'Il Messaggero' – torna anche nella capitale.

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Il tema è il nuovo corso della Roma: “Non ho ancora capito Fonseca, con l'Atalanta non ho visto calcio offensivo. Un conto è parlare, un altro è mettere in pratica e l'Ucraina non è l'Italia. Sta cambiando tanto, Di Francesco lo ha fatto e ha perso il posto”. E proprio il tecnico abruzzese era stato accostato a Zeman: “La solita offesa al mio gioco, dicevano così solo perché prendeva troppi gol”. Poi su Totti e De Rossi: “Oggi è la Roma di nessuno, Pallotta non si sa dove sia. Totti lo usavano solo per scopi pubblicitari, ma tornerà, con le condizioni giuste. Non lo vedo allenatore, ma Daniele invece ha voglia di farlo. Pallotta ha venduto i giocatori con cui poteva vincere lo scudetto”. Sulla Lazio: “Lotito ha poca ambizione, come del resto la tifoseria”. Infine sul Milan: “Esonero Giampaolo? Le società scelgono gli allenatori, ma non gli danno tempo di lavorare. Non è giusto mandare via lui e Di Francesco, ma è sempre così. Dei rossoneri, però, mi intriga Leao”.
 

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