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Inter-Parma, Conte: “Esposito una certezza”. E su Agnelli…

Le parole dell’allenatore nerazzurro alla vigilia dell’anticipo di campionato

INTER PARMA CONFERENZA CONTE / Dopo il successo in Champions League, l'Inter torna in campionato: domani pomeriggio è in programma l'anticipo della nona giornata di Serie A che vedrà i nerazzurri affrontare il Parma. Calciomercato.it vi ha offerto in diretta la conferenza stampa di Antonio Conte alla vigilia del match. 

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SFIDA SPECIALE – “Sì sono legato a D'Aversa e anche a Faggiano, siamo amici di infanzia. Con Roberto l'ho conosciuto quando ho iniziato, si è creato un rapporto molto stretto con la famiglia. Dobbiamo fare attenzione, il Parma è in un grande momento di forma, non dobbiamo lasciargli troppo campo per le ripartenze, abbiamo giocatori letali in queste situazioni come Gervinho. E' tutta la squadra che è forte, compatta: sarà un piacere affrontarli”. 

ATTACCO – “Per l'attacco siamo partiti con un'idea ben precisa, sapendo le caratteristiche dei calciatori. Sapevamo di avere tre attaccanti con determinate caratteristiche: Lukaku, Lautaro e Sanchez, sapevamo anche delle caratteristiche di Politano che non è proprio una prima punta ma ha già giocato come seconda punta. A loro chiedo determinate cose. Poi c'è Esposito come quinta punta: da questo punto di vista, sapevamo di essere sereni. Poi si è fatto male Sanchez, è stata una perdita notevole, e a quel punto abbiamo sdoganato Esposito. Ha fatto il precampionato con noi, ha fatto bene, ora abbiamo questa rosa: vediamo l'evolversi della situazione di Sanchez, per i discorsi di mercato è giusto affrontarli insieme alla società, confrontrandoci cercando la migliore soluzione”. 

IMPEGNI RAVVICINATI – “Abbiamo l'allenamento del pomeriggio, devo parlare con i medici e fare le valutazioni. E' un momento in cui dobbiamo fare di necessità virtù. Dobbiamo superare le difficoltà come fatto con il Dortmund. Non sarà semplice giocare dopo neanche tre giorni, stiamo recuperando le energie ma dobbiamo anche preparare la partita. Siamo pronti a dare battaglia, sapendo che sarà una gara difficile e appellandoci anche al calore di San Siro che con il Borussia è stato fondamentale. Spero lo sia anche domani”. 

IDEA INTER – “Un'idea la intravedi fin dalle prime battute, non servono 8-9 mesi. La vedi dopo una settimana, poi magari la vedi meglio o peggio: inevitabilmente più tempo passa e più si notano determinati meccanismi, determinati movimenti. L'idea c'è da subito e penso che un'idea dell'Inter si riesca a vedere. Ci dobbiamo lavorare, c'è il rammarico di non aver tanto tempo per farlo. Avrei bisogno di più tempo per lavorare sui dettagli e su tutto ma sono contento perché ho un gruppo di ragazzi che recepiscono bene”. 

NUCLEO ITALIANO – “L'obiettivo mio e della società è cercare di puntare su giocatori forti, affidabili. Che siano italiani o stranieri, l'importante che siano forti e affidabili. Inevitabilmente il calciatore italiano ti dà garanzie immediate. Conosce il modo di lavorare che abbiamo in Italia che è diverso rispetto all'estero: siamo più pignoli, più tattici, entriamo nel dettaglio… all'estero si fa in modo migliore. I calciatori italiani siamo più abituati e avere un'anima italiana è importante”. 

BROZOVIC E VICE BROZOVIC – “Per caratteristiche Sensi è il vice Brozovic, può giocare davanti alla difesa. Personalmente lo preferisco in posizione più avanzata perché vede calcio, ha l'ultimo passaggio e fa gol. Inevitabile che può giocare anche davanti alla difesa, abbiamo anche Borja Valero. Brozovic sta facendo bene, ma sa che sono molto esigente e dove deve migliorare per diventare un top a tutti gli effetti”. 

RISPOSTA AD AGNELLI – “Noi abbiamo iniziato un nostro percorso e dobbiamo essere bravi a guardare noi stessi, a non guardare gli altri. Se proprio dobbiamo guardare, è giusto guardare chi ci sta davanti. Abbiamo iniziato un nuovo percorso, sappiamo delle difficoltà. Il fatto di essere in questa prima parte del torneo molto vicini a chi sta davanti deve darci soddisfazione ma non farci perdere di vista la realtà: ogni partita è un banco di prova importante. Solo dando il massimo possiamo ottenere i tre punti. Serve un po' di tempo per far crescere tanti ragazzi: siamo sulla strada buona, continuiamo così e vediamo alla fine dove saremo capace di arrivare. Diamo il massimo e alla fine non dobbiamo avere rimpianti”. 

FINALE CON IL SASSUOLO – “Più che frasi motivazionali, occorre fornire delle prove, far capire perché delle cose non sono andate nella giusta maniera. Gli ultimi 20 minuti con il Sassuolo non ci avevano reso felici, i calciatori erano i primi a rendersi conto che bisognava migliorare e non andare in balia degli avversari. Con il Dortmund c'è stata già una bella reazione. Sono l'allenatore ed è giusto che sottolinei le cose positive e negative, ma ribadisco che i primi a voler migliorare sono i calciatori”. 

DE VRIJ – “de Vrij è un calciatore importante, per situazioni tattiche devono lasciare dello spazio, a lui o al vertice basso. Sicuramente de Vrij lo sta facendo, i tre difensori centrali sono i primi costruttori di gioco. Sono situazioni che proviamo, riproviamo e dobbiamo continuare a farle con ancora più insistenza”. 

AGOUME – “Penso che ha bisogno di ancora di fare uno step. Ha qualità, ma viene da un campionato straniero e noi siamo molto tattici: gli serve un ulteriore step prima di pensare di farlo giocare in prima squadra. Nel momento in cui ci sarà la possibilità, ci lavoreremo. Abbiamo tanti ragazzi bravi, il settore giovanile sta lavorando molto bene, poi sta a me cogliere le opportunità che arriveranno e capire i giocatori che possono far parte della rosa dell'Inter. Da parte mia non c'è nessun timore: ricordate che Pogba arrivò a 18 anni e dopo due mesi lo feci giocare. I giovani portano entusiasmo, importante è che diano certezze. Bastoni ed Esposito sono certezze”. 

 

Bruno De Santis

Napoletano, giornalista professionista dal 2006. Il calcio prima di tutto: poco bravo con i piedi, un po' di più (si spera) con la penna.

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