Biografia, carriera, curriculum e stile di gioco del cileno del Barcellona
CALCIOMERCATO INTER VIDAL CONTE BARCELLONA / Negli ultimi anni, è stato uno dei centrocampisti che maggiormente si è distinto per le sue doti, come direbbero gli inglesi, 'box to box'. Capace sia di dare sostanza, fisicità e copertura alla linea mediana ma anche un grande contributo in zona gol. Parliamo di Arturo Vidal, tra i protagonisti dei primi quattro scudetti dell'epopea Juventus. Non a caso, il cileno è nel mirino di Antonio Conte, che lo vorrebbe all'Inter, ma come anticipato da Calciomercato.it il Barcellona vuole cedere Vidal solo a titolo definitivo. I blaugrana per ora dunque fanno resistenza, ma è indubbio che il suo nome può tornare in auge in vista delle prossime sessioni di calciomercato. Conosciamolo meglio nella nostra scheda, analizzandone biografia, carriera e stile di gioco.
Arturo Vidal, il 'Guerriero': carriera e stile di gioco
Arturo Vidal nasce a Santiago del Cile il 22 maggio 1987. Secondo di sei fratelli, inizia nella squadra del suo quartiere, il Rodelindo Roman, passando a 12 anni nelle giovanili del Colo-Colo, squadra di punta in Cile, con cui gioca nel ruolo di difensore. Esordisce poi in prima squadra nel 2006 e vince tre campionati cileni tra il 2006 e il 2007 e viene notato da Rudi Voller, ds del Bayer Leverkusen, che lo acquista nell'estate del 2007. In Germania, passa dal ruolo di difensore prima a quello di mediano e poi di centrocampista avanzato. Dopo le prime stagioni di ambientamento, esplode nell'annata 2010/2011, quando segna 10 gol in Bundesliga e 13 in tutta la stagione. Prestazioni che gli valgono la chiamata della Juventus, dove da subito, come detto, diviene uno dei capisaldi del gioco di Antonio Conte. 7 reti in campionato nella prima stagione, nelle successive con il tecnico pugliese il suo rendimento addirittura decolla: 10 gol in campionato e 15 stagionali nel 2012/2013, 11 in campionato e addirittura 18 stagionali nel 2013/2014. Flessione nell'annata 2014/2015, con l'avvento di Allegri in panchina, ma un contributo comunque importante da 7 reti in campionato, quindi l'addio ai bianconeri, con un palmares di quattro scudetti, una Coppa Italia e due Supercoppe, destinazione Bayern Monaco. In tre stagioni in Baviera, tre volte vincitore della Bundesliga con in più una Coppa di Germania e due Supercoppe di Germania, cifre discrete ma non eccezionali (rispettivamente, 7, 9 e 6 gol in totale), nell'ultima annata anche con una lunga assenza per infortunio. Nell'estate 2018, passa al Barcellona, dove nella scorsa annata ha partecipato alla vittoria della Supercoppa e della Liga, ma ha messo a segno soltanto 3 reti in 53 presenze, pur se con un inusuale contributo da assistman con 7 passaggi vincenti. Miglior impatto in questa stagione, dove in 11 presenze totali, 8 in campionato, le reti sono già tre. Con la sua Nazionale, ha vinto per due volte la Coppa America, nel 2015 e nel 2016, con in più il secondo posto alla Confederations Cup del 2017 e il terzo posto del 2007 al Mondiale Under 20.
Centrocampista di piede destro, è molto duttile e può ricoprire diverse posizioni come mezzala o come trequartista. In grado di disimpegnarsi sia come incontrista che come incursore, è diventato famoso per i suoi tempi di inserimento, dotato di buona velocità di base e di buona tecnica anche nel dribbling. Il senso del gol, anche se con cifre meno eclatanti rispetto agli anni d'oro, ne fa un valore aggiunto.
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