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Napoli, Edoardo De Laurentiis: “I giocatori sono dipendenti, rispettino stipendio e tifosi”

Il vicepresidente degli azzurri ha lanciato nuovi messaggi ai suoi calciatori: “Calaiò e Montervino avevano più palle”

NAPOLI EDOARDO DE LAURENTIIS MONTERVINO / Continua il periodo complicato per il Napoli, che deve rialzarsi in fretta se vuole tornare a lottare per la Champions e ricucire lo strappo con Inter e Juventus. L'onda lunga dell'ammutinamento post-Salisburgo da parte della squadra non si è ancora esaurita e difficilmente la situazione potrà essere del tutto risanata.

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Napoli, Edoardo De Laurentiis ai giocatori: “Ci vuole rispetto, per lo stipendio e i tifosi”

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Al centro delle discussioni anche la dirigenza e il rapporto con i giocatori e l'allenatore. Il clima non è dei migliori, il silenzio stampa è ancora in vigore e non ha data di scadenza. In più sono arrivate le dichiarazioni in nazionale di Elmas, non autorizzate dalla società che non ha mancato di farlo notare pubblicamente. Insomma, il Napoli pare una vera e propria polveriera. Sono arrivate anche le parole del vicepresidente Edoardo De Laurentiis, che a margine di un evento ('4-4-2 La Fiera del Calcio') ha gettato benzina sul fuoco.

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“Ci vorrebbero figure come loro negli spogliatoi del calcio italiano”, ha detto riferendosi a due grandi ex come Calaiò e Montervino, presenti all'evento. De Laurentiis prende soprattutto l'ex capitano come esempio: “Lo stipendio mensile va rispettato, vanno onorata la maglia e la città. Il tifoso viene allo stadio per il giocatore, quindi ci vuole rispetto, rispetto e rispetto“. L'invettiva del vicepresidente prosegue senza mezzi termini: “Mi ricordo quando Montervino chiamò mio padre per chiedere se dopo un mese di ritiro potessero tornare dalle mogli. Con il buon senso si ottiene tutto, bisogna rispettare il posto di lavoro, i ragazzi sono pur sempre dipendenti”. Infine, De Laurentiis rincara la dose: “Calaiò e Montervino hanno più palle, hanno affrontato campi durissimi e ne sono usciti fuori da grandi vincitori”.

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