SOCIAL FOOTBALL MEDIA 2019 / Il commissario tecnico della Nazionale Roberto Mancini ha risposto alle domande di Marino Bartoletti durante la manifestazione Social Football Summit 2919: dalla Nazionale a Mihajlovic, passando ovviamente per il suo rapporto con i social. Si parte con Balotelli e il possibile ritorno in Nazionale: per lui “ci sono ancora 6 mesi” dice l'allenatore azzurro che poi esprime la sua contentezza “per i ragazzi e per i tifosi che si sono ravvicinati”.
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Dal presente al passato con il rapporto con Paolo Mantovani, indimenticato presidente della Sampdoria: “Con lui avevo feeling incedibile, posso dire che lo amavo alla follia. Con lui ogni giorno si imparava qualcosa. Mihajlovic torna a casa? Un grande piacere, sembra che stia andando bene e che si stia riprendendo. Tornare a casa è una cosa bella. Gli vogliamo bene”. Infine, il rapporto con i social: “Una cosa che non farei è mettere in piazza la mia vita privata tutti i giorni”.
Ho letto molto di te come se avessi fatto qualcosa di importante ed hai ricevuto molti complimenti.
Ormai è passato, non conta molto, siamo felici. I complimenti mi fanno piacere soprattutto per i ragazzi perché quando abbiamo iniziato c'era un po' di difficoltà. Mi fa piacere soprattutto per loro che sono stati bravi a trovarsi in campo e fuori. E per i tifosi italiani che si sono riavvicinati
Cos'è stata la famiglia che rappresenta Ludovica per te.
Io sono stato 15 alla Sampdoria per la sua famiglia e per suo papà. Avrei avuto molte opportunità all'estero ma non sono andato per amore di lei e della sua famiglia. Avevamo tanto feeling con Mantovani
C'è stato qualcosa che hai portato con te dall'esperienza con lui
Con li si impara a ogni giorno qualcosa. Quando noi facevamo qualcosa che non andava pensavi che arrivava da un momento all'altro, invece aspettava un mese e poi ti chiamava e ti riprendeva
Conosco Roberto da 37-38 anni, lo stimo come uomo e allenatore. Tu sei il ct più social. Cosa sono i social per te e per il tuo l'avaro
Io non sono molto social, mi aiutano anche. Non ho l'età dei ragazzi, dobbiamo abituarci. Una cosa che non farei fossi nei giovani di oggi è che non metterei ogni giorno la mia vita privata li.
In molti abbiamo visto un like della foto della figlia di Miha, scrivendo benvenuto a casa più bella cosa non c'è
Mi fa molto piacere che possa tornare a casa dopo settimane di ospedale. I like li metto io anche se a volte la sera senza occhiali li metto uguale.
Metti anche i nomi dei convocati. Però tu non rispondi quasi mai
Sì quello lo metto subito, è una cosa bella. A volte si può rispondere ma sono tanti, uno dovrebbe starci tutto il giorno. Quando non sai che fare prendi il telefono.
Immagino abbia parlato con i ragazzi dell'uso dei social, c'è un regolamento?
No non gliene ho parlato, ormai fanno parte della loro vita. Devono saper gestirsi.
Com'è cambiato il calcio nel mondo dei social secondo te?
È cambiato tutto, da quando esistono i social. Più vanno avanti e più migliorano. Noi abituati con i ragazzi di oggi che sono più rapidi a capire. Sono utili.
Non so se sei su Twitter, come lo usi?
È interessante, ci sono notizie di cosa che avvengono ogni minuto nel mondo. Fb lo uso meno, Instagram lo uso un po' di più.
Dopo la partita fai sempre qualche commento, a volte anche un piccolo video. Come ti viene? Qualcuno lo chiede?
Non so se si può fare una cosa carina, un video per ringraziare lo faccio.
Un grande fotografo Maurizio Corsari mi disse che sta per essere preparata un'iniziativa dove tutti i giocatori avranno delle foto della loro gara
Credo sia una cosa bella, poi se la vinci la metti volentieri mentre se la perdi un po' meno.
L'uso dei social delle persone vicine ai calciatori. Cosa ne pensi?
È che uno non dovrebbe intromettersi, se io voglio dire o pubblicare qualcosa non ho bisogno di altre persone, dovrebbe essere nella norma.
Un anno e mezzo fa dove avresti pensato di essere dove sei oggi?
Devo dire che quando ho iniziato è stato un po' difficile visto che venivano da una eliminazione dal mondiale, situazione difficile da vivere. Eravamo un po' tutti tristi ed abbacchiati, però abbiamo subito capito che la cosa giusta era quella di rinnovare il più possibile, dare fiducia a giovani che non avevano tanti minuti in campionato. Era impossibile pensare che giocatori con 5-6 presenze potessero avere la titolarità in nazionale. Abbiamo provato questa via, e devo dire che abbiamo avuto anche la fortuna che ci siamo trovati bene.
Avrai un merito anche tu
Si, non sono da solo, ci sono i collaboratori che vengono dalle altre categorie della nazionale. Però bisognava avere anche la forza di metterle. Perché se chiami Zaniolo che aveva qualche presenza in C, pensano che sei un pazzo. Però lui, Tonali, Kean, Scamacca (giocatore che fa fatica a giocare ma è molto bravo) li abbiamo chiamato negli stage per vederli.
L'opinione pubblica si divide tra i si però, ed i due anni fa. Tu dove ti collochi tra i due
Tu lo sai meglio di me, l'Italia è un paese di polemici soprattutto nel calcio. Tutti volevano il Var, ed ora ci sono problemi ogni domenica col Var. Siamo così, siamo unici al mondo. Ognuno ha l'opinione giusta e la risposta giusta. Siamo riusciti a vincere tutte le partite che non è mai successo e non credo sia una casualità .
La nazionale è la squadra che gioca meglio in assoluto.
No, in serie A ci sono squadre che giocano meglio, noi ci vediamo poco ed abbiamo 2-3 elemento di ogni squadra, si è creato il gruppo che aiuta. Prima chi non giocava chiedeva di tornare a casa, ora anche chi non gioca vuole rimanere con il gruppo
Tu hai detto che segui la nazionale dall'84, Bearzot stava preparando il gruppo per il mondiale. Tu tornasti tardi dall'America. Ti disse: 'tu non giocherai mai con me'
Io mi sono lasciato prendere da ragazzo, ero giovane, ero con i più grandi Tardelli, Gentile e sono uscito con loro. Siamo rimasti fuori e sono rientrato la mattina verso le 6.30, mi incrocia Tardelli e mi dice se ti incrocia Bearzot ti fa un mazzo, ed infatti me l'ha fatto. Sì arrabbiò tantissimo, li l'errore mio fu non chiedergli scusa ed al posto mio chiamo Vialli al mondiale.
19 anni fa avevi appena smesso di fare il calciatore e ti feci un intervista. Tu mi dicesti guarda io prima dei 60 anni farò pace con la nazionale perché diventerò ct e lo sei diventato. Evidentemente era un tuo sogno
Allenare la nazionale credo che sia una cosa che non capita a tutti. Intanto devi essere libero, per me che ho giocato in una squadra che era secondo me la più forte in assoluto e non abbiamo mai vinto dissi “un giorno vincerò europeo e mondiale di seguito” pensarlo non fa male a nessuno.
La tua nazionale è stata paragonata a quella di Vicini
Mi riferivo proprio a quella, una squadra straordinaria dove perdemmo ai rigori e poi perdemmo con la Russia. Siamo arrivati terzi prendendo un gol. Minuti giocati da me zero.
Adesso Mancini lo avresti fatto giocare nel 90?
Almeno nell'ultima, cinque minuti.
Il tuo compleanno è tre giorni prima del sorteggio, cosa vuoi chiedere in regalo all'urna?
Noi abbiamo lottato per arrivare a vincere, poi c'è rischio di prendere Francia e Portogallo. Poi arrivi alla fase finale del'Europeo è giusto incontrare squadre così forti
Quale vorresti scartare?
Sinceramente non mi preoccupa, anche dovessimo incontrare la Francia poi la rincontri in finale. La cosa più bella è che giochiamo qui all'Olimpico
Quanti saranno quelli sicuri al momento?
Secondo me senza contare gli infortuni possono variare 2-3 giocatori. Qualcuno purtroppo non sarà convocato però: convocati sono 23, dispiacerà non convocarne di più. Lo meriterebbero in 33-35
Ora credi che la gente dopo essere stata diffidente sa chi sei?
No, per conoscere una persona devi frequentarla. Ti può piacere, non piacere. È una cosa normale.
Momento alla Marzullo, fatti una domanda e datti una risposta
Marzullo è inarrivabile, non lo so. È stato più difficile accettare la nazionale o allenarla? Non la so la risposta (ride) è stato facile accettarla, è stato più difficile allenarla perché i primi raduni sono stati difficili. Ma è sempre un orgoglio allenarla.
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