Lunga intervista dell’attaccante belga al Corriere dello Sport, i retroscena dell’arrivo in Italia
INTER LUKAKU CONTE / 9 gol fin qui in campionato per Romelu Lukaku e un ottimo impatto sul campionato italiano. Con la maglia dell'Inter, l'attaccante belga sta confermando tutte le sue doti e intende fare ancora meglio. L'ex centravanti del Manchester United ha concesso una lunga intervista al 'Corriere dello Sport', in cui ha raccontato i primi mesi in Italia e alcuni retroscena sul suo passaggio ai nerazzurri.
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Inter, Lukaku: “Conte è il migliore, qui per Adriano e Ronaldo”
“Ho iniziato bene, ma posso crescere ancora – ha spiegato – Se puoi fare tanti gol in Italia, puoi farli dappertutto. Per la classifica cannonieri è difficile, Immobile sta facendo davvero tanti gol. La cosa importante è il bene della squadra, non le ambizioni personali. Non mi pesa essere il giocatore più pagato dell'Inter. Ho sempre voluto giocare qui, ho visto da bambino i gol segnati da Ronaldo e Adriano con questa maglia e ho giurato che se avessi giocato in Italia sarebbe stato solo con questa maglia. Conte mi ha chiamato solo alla fine della trattativa, mi ha detto 'preparati a lavorare' e gli ho risposto 'nessun problema'. E' un grande, ti da' motivazioni incredibili, lui e Mourinho sono i migliori allenatori che ho avuto. Non ero in forma per l'infortunio a inizio preparazione con il Manchester United, ma ho recuperato e sono al cento per cento ora. Con Solskjaer parlai chiaramente della mia voglia di andare via e lui ha fatto il possibile per accontentarmi, con lui non ho avuto problemi. Anche con altri dirigenti dello United è stata una decisione condivisa, franca ed onesta. L'eredità di Icardi non mi pesa. Il razzismo? Bisogna essere duri e colpire chi sbaglia, i razzisti vanno espulsi a vita dagli stadi. Le telecamere negli stadi sono un buon punto di partenza. Ma nella vita di tutti i giorni è molto diverso che in campo, a Milano sto benissimo”.
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