PAGELLE TABELLINO MILAN NAPOLI / Pareggio non bellissimo fra Milan e Napoli, due squadre alla disperata ricerca di un'identità. E si vede in campo, con qualche fiammata e poco altro. La buona notizia, da una parte e dall'altra, è che Pioli e Ancelotti hanno ritrovato due protagonisti molto attesi. Lozano in casa Napoli ma soprattutto Bonaventura in casa Milan, che mancava all'appuntamento col gol da 412 giorni. Applausi per lui, che riprende con una gran giocata una situazione difficile.
MILAN
Donnarumma 6 – Il Napoli tira in porta pochissimo e quasi mai nello specchio. Serata tranquilla, gol a parte, sul quale comunque era abbastanza inerme.
Conti 6 – Partita in controllo della situazione, di fronte ha Hysaj che non è certo un fulmine di guerra e lui non è che si proponga tanto. Qualche grattacapo in più con Younes.
Musacchio 6 – Disattento sul gol di Lozano, per il resto una buona gara in controllo su un attacco, quello avversario, che vive più che altro di fiammate.
Romagnoli 6 – Controlla bene la situazione, si fa valere, nessun momento davvero difficile. Bene così.
Hernandez 6,5 – Si fa rispettare in fase difensiva, complice anche un Callejon non brillantissimo. Ma la differenza la fa quando riesce ad arrivare sul fondo, quando si incunea nell'area avversaria e propone dei rasoterra sempre insidiosi.
Paqueta 5 – Zampetta, qualche palleggino, un paio di palloni persi che farebbero urlare qualsiasi allenatore. Un po' meglio quando Pioli lo avanza sulla prima linea, ma niente di indimenticabile.
Biglia 6 – Fa il vertice basso, si abbassa sempre per recuperare palla e smistarla. Composto, senza picchi, ma niente di negativo da segnalare. Dal 28' st Calabria sv
Krunic 6 – Tanto lavoro oscuro in mezzo al campo, non lo vedi e non lo senti ma è sempre lì, a guardare le spalle ai compagni.
Rebic 5 – Prende una botta all'inizio e arranca vistosamente per un po', poi inizia ad arrancare sul piano della prestazione, e lì non c'è problema fisico che tenga. Un oggetto misterioso, un calciatore alla disperata ricerca della sua dimensione in questo Milan. Sembra evidente che non l'abbia ancora trovata. Dal 1' st Kessie 6 – Entra col piglio giusto, propone per i compagni, poi scala a fare il vertice basso di centrocampo e lì inizia qualche dolore in più. Comunque in crescita rispetto alle ultime uscite.
Piatek 5 – Scala anche a fare da perno per fare da rimbalzo alle idee dei centrocampisti, fa peso lì davanti ma ha pochissime palle buone per colpire, compresa quella a 10 minuti dal termine, servito benissimo da Hernandez. Lui però la cicca e prende in pieno Koulibaly. Le classiche azioni da non sbagliare. Dal 35' st Leao sv
Bonaventura 7 – Una serata magica contro una squadra che l'ha sempre ispirato parecchio. Questo gol ci voleva, per lui e per il Milan, che finalmente può sperare di aver ritrovato un elemento fondamentale della squadra, uno dei senatori dello spogliatoio. E che gol, con quel missile da fuori!
All. Pioli 6 – Non è sicuramente un gran Milan, ma almeno si vede qualche sprazzo interessante, qualche idea discreta, complice anche un Bonaventura in palla.
NAPOLI
Meret 6 – Proprio come il dirimpettaio, il Milan non è che tiri tanto in porta e lui è poco impegnato. Sul gol non poteva nulla.
Di Lorenzo 6 – In occasione del gol di Bonaventura anche lui approccia male l'azione all'origine, lasciando poi il milanista libero di inserirsi. Una sbavatura nella solita prestazione molto attenta, pur senza grossi apici.
Maksimovic 6 – Ordinato e difficile da superare, si propone anche ad impostare in più di un'occasione. Ha alcune disattenzioni anche abbastanza pesanti, ma nel complesso non ci si può proprio lamentare.
Koulibaly 6,5 – Ha sempre nelle corde quei grandissimi interventi che salvano il risultato, con la differenza che ultimamente sono accompagnati da qualche amnesia di troppo. Stasera in negativo poco da segnalare, il Milan davanti è decisamente spuntato.
Hysaj 6 – Il compitino, quello che è chiamato a fare, soprattutto quando gioca fuori ruolo come oggi. Ma va bene anche così.
Callejon 5 – Forse negli ultimi tempi ha chiesto a suo fratello gemello Juanmi (che gioca in Bolivia, ndr), di dargli un po' il cambio con la maglia azzurra. Scherzi a parte, è svogliato, sembra avere la testa da un'altra parte. Un gol come quello nel finale del primo tempo, ad esempio, non l'avrebbe mai sbagliato. Difettosa anche la chiusura in occasione del gol di Bonaventura. Dal 13' st Mertens 5,5 – Qualche idea in più rispetto al compagno, non che ci volesse molto, ma comunque non è il Mertens di sempre, e si vede.
Allan 6,5 – Un po' in difficoltà nel primo tempo, poi forse subentra l'orgoglio, perché inizia a correre per tutto il campo con molta più foga, forse anche per via del 4-3-3 che toglie un po' di lavoro oscuro ai centrocampisti. Ci mette l'anima, almeno lui.
Zielinski 5,5 – La domanda non è perché giochi così male, la domanda è perché Ancelotti si ostini a forzarlo in un ruolo non suo, o quantomeno senza l'adeguata copertura. Difende male, imposta male e regala anche diversi errori gratuiti. E viene da chiedersi se l'involuzione nella quale è caduto da un anno a questa parte sia solo colpa sua. Non è un caso che la sua prestazione cresca proprio quando si cambia modulo.
Elmas 5,5 – Il fatto che sia ancora molto acerbo lo si vede nelle scelte in determinate situazioni, come quando cerca di sgraffignare un rigore invece di cercare la battuta a rete. E non solo: per tutta la gara cerca sempre la soluzione più comoda anziché quella più funzionale. Così non va bene.
Lozano 6,5 – Ecco cosa gli chiede Ancelotti: attaccare lo spazio, provare ad inserirsi nelle maglie (larghissime, a dirla tutta) del Milan. Il gol è un compendio di reattività e opportunismo da manuale: si muove diversi secondi prima degli avversari e trova il bersaglio. Dal 39' st Llorente sv
Insigne 5,5 – Qualche buona idea, l'incrocio dei pali sul gol di Lozano, un paio di spunti degni di nota. Ma quanto pesa quel pallone tirato addosso a Donnarumma all'ultimissimo minuto del primo tempo. Dal 20' st Younes 5 – Un disastro. Si perde in idee balzane, inciampa sul pallone, non propone niente di buono e perde palla banalmente. Se era chiamato al riscatto non è stata la migliore dimostrazione possibile.
All. Ancelotti 5 – Per i primi 20 minuti sembra un Napoli che non ha la più pallida idea di dove sia capitato. Poi la fiammata di Lozano rimette un po' le cose a posto, ma il gol di Bonaventura è la fotocopia di quello di Zaniolo, con il centrocampo che non supporta la difesa e lascia gli avversari liberi di inserirsi. Ma in generale è una squadra senza idee, senza anima, che si affida a lanci lunghi e sembra arrivare davanti alla porta quasi per caso.
Arbitro Orsato 6,5 – Direzione tutto sommato composta, con chiamate tute giuste e pochi dubbi. Vede bene il tuffo di Elmas che gli vale la simulazione.
MILAN (4-3-3): G.Donnarumma; Conti, Musacchio, Romagnoli, Hernandez; Paquetà, Biglia (73' Calabria), Krunic; Rebic (1'st Kessie), Piatek (85' Leao), Bonaventura. A disposizione: Brescianini, Caldara, A.Donnarumma, Gabbia, Maldini, Reina, Suso. Allenatore: Pioli.
NAPOLI (4-4-2): Meret; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Hysaj; Callejon (58' Mertens), Allan, Zielinski, Elmas; Insigne (64' Younes), Lozano (83' Llorente). A disposizione: Gaetano, Karnezis, Luperto, Manolas, Ospina, Ruiz. Allenatore: Ancelotti.
ARBITRO: Orsato di Schio.
MARCATORI: 24' Lozano (N), 29' Bonaventura (M)
NOTE: Ammoniti Paquetà, Conti (M); Elmas, Younes (N)
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