Le parole del tecnico dopo un evento nella città in cui è cresciuto
JUVENTUS SARRI / Non è forse il miglior Natale che si aspettava di vivere, fresco di sconfitta in finale di Supercoppa Italiana. Maurizio Sarri però non fa drammi ed è pronto a rimettersi in carreggiata con la Juventus che, pian piano, sta assimilando i suoi concetti. Ne parla in un'intervista concessa a 'Sky' a margine di un evento nella 'sua' Figline Valdarno, in Toscana, aprendo il baule dei ricordi per arrivare poi ai temi attuali: “Quando sono stato invitato a Nyon nell'elite degli allenatori europei mi veniva da ridere, perché vengo dal basso e per me è motivo di orgoglio. Il Napoli ostaggio di Sarri e Sarri ostaggio del Napoli? Non te lo so dire, a 800km sarei presuntuoso a dire qualcosa. Io sono legato all'ambiente e legatissimo a quel gruppo di calciatori grazie ai quali ho fatto un salto di qualità, chiaramente un gruppo che mi rimarrà sempre nel cuore”. Tutte le news di calciomercato e non solo: CLICCA QUI!
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Juventus, Sarri sul tridente e la lotta scudetto
Quindi si passa a parlare della Juventus e del processo di crescita della sua idea di squadra: “Non siamo neanche indietro, siamo ancora in una fase in cui abbiamo alti e bassi, ci sono momenti da grande squadra e momenti in cui ci perdiamo. rientra tutto nella normalità, è la mentalità che è sbagliata qui perché vogliamo tutto e subito. Da noi la mentalità è diversa ed è difficile avere un'evoluzione più lenta ma più duratura. L'aspetto strano è che prendiamo gol in situazioni in cui prima la Juentus era fortissima, ora non ci riesce e probabilmente ci sono da tirar su giocatori acerbi del nostro campionato e della nostra mentalità, come de Ligt e Demiral, quindi un attimo di pazienza ce la dobbiamo avere. La finale di Supercoppa sul tridente non ci dice niente. Alla finale siamo arrivati con poche energie e abbiamo pagato le poche energie, ci dispiace sempre lasciare un trofeo. La squadra si è allungata, ha perso le distanze tra reparti e singoli e hanno giocato in questi spazi”.
Quindi conclude: “La Juventus è una società che vuole vincere, pur sapendo che l'Europa è complicata. La Champions è un obiettivo estremamente difficile. La Lazio è in una condizione straordinaria, quando hai entusiasmo e sei in periodo positivo gli episodi sono tutti favorevoli, che vuol dire che non sono episodi. Dovesse continuare su questi livelli, è una squadra fortissima. Noi però dobbiamo pensare da Juventus, dobbiamo diventare continui. In allenamento la sensazione è che adesso mi diverto più di qualche mese fa. La parola del 2020 è prova a continuare a vincere e convincere. Vincere meritando la vittoria, con il predominio sulle partite. Si è visto a sprazzi, ma fa parte del percorso”.
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