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Napoli-Fiorentina, Gattuso in conferenza: “Noi tra i pochi a comprare. Pensiamo solo ai tre punti”

Consueto appuntamento della vigilia con la stampa del tecnico degli azzurri

NAPOLI-FIORENTINA DIRETTA CONFERENZA GATTUSO LIVE SERIE A MERET OSPINA KOULIBALY CALCIOMERCATO – Dopo il passaggio ai quarti di finale della Coppa Italia, con la vittoria interna contro il Perugia di Serse Cosmi, è tempo di tornare in campo per la ventesima giornata di Serie A per il Napoli di Gennaro Gattuso. Gli azzurri, dopo la cocente sconfitta contro la Lazio del turno precedente, cercano il riscatto contro la rivitalizzata Fiorentina di Beppe Iachini, che può contare sul nuovo arrivato Cutrone. Calciomercato.it ha seguito la conferenza stampa del tecnico dei partonopei.

Le prossime tre partite al San Paolo rappresentano un'occasione?

“Si pensa di partita in partita, da quando sono arrivato io non abbiamo fatto grandissimi numeri in casa. La Fiorentina ha dimostrato di essere una squadra viva, tiene bene il campo, corre tantissimo, è un avversario difficile. Per noi è una gara importantissima, per questo non possiamo permetterci di pensare a Lazio e Juventus: domani dobbiamo portare i tre punti a casa e sarà molto difficile. Gol? Ci abbiamo lavorato poco, la fase offensiva può essere sviluppata in modo migliore ma non è questione solo degli attaccanti”.

Cosa pensa dei nuovi acquisti?

“Demme e Lobotka hanno qualità di palleggio: il primo può giocare a due o fare il vertice basso, lo slovacco può essere anche utilizzato da mezzala. Ci possono dare una grandissima mano, con loro aumenta la pressione anche per gli altri, nessuno ha il posto assicurato. Di certo, però, non mi piace buttare i miei calciatori allo sbaraglio: serve tempo per farli ambientare”.

Cosa manca per avere continuità?

“Non faccio il mago. Analizziamo i dati, e ci sono alcuni azzurri che non tengono ancora i 90 minuti, ma ci sta. Mi piace, però, vedere la squadra che tiene gamba e riesce a pensare: abbiamo bisogno di altri 15/16 allenamenti per vedere una squadra che dia continuità a livello fisico e mentale”. 

La attendono tre gare in otto giorni. 

“Ci mancano giocatori importanti, il problema più grande è in difesa, dove non ci sono Maksimovic e Koulibaly”.

Più importante essere motivati o essere belli?

“Tutti e due. La cattiveria nello sport è sempre importante, anche se a volte ti può portare a commettere delle sciocchezze. Se facciamo falli tanto per farli, si rischia di restare in dieci. Per me la cattiveria è il fatto di non mollare, restare sul pezzo per 90 minuti aiutando sempre i compagni”.

Insigne ha ritrovato condizione. 

“Lui è il capitano, deve assumersi delle responabilità, e sta facendo bene. Milik ha detto una cosa che mi è piaciuta: stiamo provando qualcosa di nuovo, abbiamo il dovere di credere in ciò che facciamo. Sappiamo che dobbiamo ancora migliorare, i ragazzi stanno dando il massimo e crediamo che si possa crescere”.

Cosa si aspetta da domani?

“Dovremo stare attenti a non dar campo ai viola, non solo pensare alla qualità”.

Un punto sugli infortunati. 

“Per ora nessuno tra Koulibaly, Maksimovic e Mertens è a disposizione. Vedremo nei prossimi giorni”. 

Su Demme. 

“Non è stato facile acquistarlo, non è un caso che fosse il capitano del Lipsia da diversi anni, può darci una grande mano”. 

Crede di poter rimontare?

“Pensiamo a domani, a Chiesa, Cutrone, Iachini… Sarà una gara difficilissima, poi vedremo”. 

Sul prestito di Gaetano?

“Sapeva che doveva andarsi a creare un vissuto, deve andare a giocare. Lui è bravo tecnicamente e fisicamente, ma solo con continuità in campo può dimostrare quanto è bravo. Lui sa le parole che gli ho detto, non è vero che non abbia stima in lui. Non facciamo paragoni con Castrovilli, lui insegna che serve avere esperienza per aprirti un mondo”.

Hysaj giocherà a sinistra?

“Ce ne sono pochi in grado di interpretare il ruolo meglio di lui, è agevolato perchè sia ad Empoli che a Napoli ha sempre giocato in una difesa a quattro”.

Cosa si aspetta da Lobotka?

“Sappiamo sia forte, altrimenti 

Come si torna ad essere squadra 'pensante'? 

“Lavorando in settimana. Facile correre senza pallone, ma servono degli esercizi fatti per questo tipo di lavoro. Sono domande di calcio, ma qualcuno le strumentalizza”.

Cosa si aspetta da Lobotka?

“Lui e Demme sono calciatori con qualità di palleggio. Demme può giocare a due o fare solo il vertice basso, Lobotka anche la mezzala, l'abbiamo visto anche nei match del Celta Vigo. Ha caratteristiche simili a quelle di Verratti, porta molto palla, non ha paura di dribblare anche davanti l'area di rigore”.  

Fabian tornerà nel suo ruolo naturale?

“Fabian è un calciatore fortissimo, di grandissimo talento. Forse può sbagliare qualcosa perché fa sempre un tocco in più. Riesce a fare cose da grande calciatore. Se vogliamo vedere un calciatore dinamico, che corre per 90' allora non sono le sue caratteristiche. Quello non è il suo ruolo, però mi piace come fa girare la squadra. Quando sbaglia meno, ci dà tanto”.

Possono cambiare le gerarchie in porta?

“Ho sempre detto che Meret è un patrimonio della società e che il vissuto di Ospina è diverso, il colombiano è un pizzico più avanti per il calcio che vogliamo fare, e ci sta. Ovvio che se voglio palleggiare dal basso Ospina sia più avanti, poi è ovvio che il portiere debba anche volare, non è che vogliamo giocare coi portieri volanti…”

Che importanza ha la Coppa Italia?

“In questo momento non possiamo trascurare nemmeno una partita a bigliardino o a tressette, figurati se possiamo trascurare una competizione. L'obiettivo resta domani, se guardo la classifica sbianco: domani dovremo fingere che, se vinciamo, andiamo in Champions League, non possiamo pensare ad altro. Sto lavorando, so che a volte arriviamo al 70esimo e sono morti fisicamente, ma abbiamo messo tutto in conto: loro stanno iniziando a restare cinque, sei ore al giorno in questa struttura, vedo un gruppo che sta cercando di uscire da una situazione difficile. Se le cose non fossero andate male, io non sarei qui, magari sarei in vacanza in Spagna, a Gallarate, o a lavorare da un'altra parte”.

Ricomincerebbe da Insigne, Mertens e Callejon…

“Ci sono tante cose da tenere in considerazione, la società se non si va in Europa dovrà tenere i conti in ordine. Sento parlare di smantellamento, ma oggi una delle poche squadre che ha comprato è il Napoli, c'è un calciatore che stamattina sta facendo le visite mediche per l'anno prossimo. Non stiamo a pettinare le bambole”.  

 

Alessio Lento

Classe 1982, appassionato di calcio dalla nascita. Coniugando la passione per il giornalismo e lo sport più amato dagli italiani, sono riuscito a farla diventare una professione, che svolgo come giornalista pubblicista dal 2010 occupandomi, prevalentemente, di calciomercato, italiano ed estero.

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