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Italia, da Zaniolo ai terzini: i rebus di Mancini per l’Europeo

Parla il Ct e si sofferma anche su Chiesa, Bernardeschi, Belotti e Immobile

ITALIA MANCINI / È iniziato l'anno che porta all'Europeo. Dopo un gruppo di qualificazione esaltante, per Roberto Mancini e la sua Nazionale è tempo di primi bilanci per concentrarsi sugli ultimi rebus da sciogliere. Il commissario tecnico azzurro ne parla in una lunga intervista realizzata da 'La Gazzetta dello Sport' a casa di Arrigo Sacchi e si sofferma anche sui singoli giocatori da tenere sotto osservazione da qui a giugno: “Mi spiace per Zaniolo, sarebbe migliorato ancora. Nicolò è unico perché copre più ruoli, è potente e ha caratteristiche diverse dagli altri. Al telefono l'ho sentito bene, carico: è giovane, può farcela per l'Europeo. Tonali sta crescendo, deve misurarsi ad alti livelli. Castrovilli più gioca, più migliora”. Tutte le news di calciomercato e non solo: CLICCA QUI!

Ci si sofferma quindi sul ballottaggio in attacco: “Belotti o Immobile? A marzo giocheranno un'amichevole a testa. I venti gol di Immobile non cambiano le gerarchie. L'importante è che continuino a segnare e arrivino bene a giugno. Avremo due centravanti titolari, con caratteristiche diverse. Balotelli? Lo faccio seguire tutte le domeniche. Ma Mario avrebbe dovuto segnare un gol a partita e correre sempre come un matto. Kean? Speriamo che Ancelotti gli dia una mano. Per diventare importante deve fare di più”.

Sui terzini: “Emerson adesso non gioca, De Sciglio neanche, Florenzi nella Roma ha avuto momenti difficili, Biraghi è altalenante, Di Lorenzo fa un po' il centrale e un po’ l’esterno, Spinazzola ha qualità ma è poco utilizzato, Lazzari non è terzino e non è un'ala… Il momento è un po' così, ma dovrò scegliere tra questi: da qui a giugno spero almeno che giochino”.

Infine Mancini su sofferma su Chiesa e Bernardeschi, gioielli in cerca di rilancio: “Chiesa gioca in una posizione in cui non rende. Non è un attaccante, fatica spalle alla porta. Ha bisogno della linea, sulla fascia diventa devastante. Deve pensare che lo aspetta un grande Europeo. L'ho detto a suo padre: 'Digli che stia rilassato, che ritrovi tranquillità e allegria. E pensi che gioca a calcio: non capita a tutti. È un privilegio'. Bernardeschi deve dare di più. Da esterno ha corsa, qualità nel tiro e può permettersi qualche errore in più. Lì, in Nazionale ha sempre fatto bene”.

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