L’ex presidente parla del momento della squadra di Conte e ripercorre i suoi migliori anni in nerazzurro
INTER MORATTI RONALDO CONTE / Sono passati 25 anni esatti dall'acquisto dell'Inter da parte di Massimo Moratti. L'ormai ex presidente dei nerazzurri, in occasione dell'anniversario, ha rilasciato un'intervista a TeleLombardia, al programma 'Apericalcio'. Impossibile non iniziare dalla nuova Inter, quella che vede Antonio Conte in panchina e il gruppo Suning alla guida: “La sconfitta dell'Olimpico può essere una lezione per ripartire più carichi – riporta 'Sportmediaset' – La squadra c'è e soprattutto c'è l'allenatore. Eriksen? A giocatori così devi creare il tipo di gioco più appropriato e a quel punto sono loro che ti fanno vincere. Farlo a metà stagione non è facile, ma…”
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Poi un tuffo nel passato e al momento più bello da ricordare per Moratti ma anche per tutti i tifosi dell'Inter, il triplete: “Fu tutto utile per arrivare a quel punto – prosegue l'ex numero uno del club – Tutto è servito per creare le condizioni per trionfare, anche le disavventure dovute al fatto di dover fronteggiare una Juve che si comportava come si comportava e lottare contro un muro che sembrava incrollabile. Poi riuscimmo a sfondarlo e trovare così quelle soddisfazioni in cui avevo sempre creduto ma che a un certo punto parevano impossibili”.
Da Ronaldo a Pirlo, quanti campioni
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Tanti i calciatori di qualità che hanno indossato la maglia dell'Inter durante la gestione di Moratti, a partire da Ronaldo: “Il Fenomeno rimane ovviamente indimenticabile – ammette – il più forte di tutti, quello che ci fece conoscere veramente in ogni parte del mondo. Ma anche Baggio, interista doc, è stato un grandissimo. Recoba il più amato. Il rimpianto è Pirlo, che io volli e presi perché avevo capito quanto fosse forte: peccato che nessun allenatore seppe trovargli una posizione in campo e farlo giocare e così fui costretto a venderlo vedendo la tristezza sul suo volto”.
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