Il tecnico azzurro commenta la vittoria di stasera con i granata
NAPOLI GATTUSO TORINO INTERVISTA / Il Napoli centra la terza vittoria di fila e continua la corsa all'Europa, con il sogno Champions League ancora lontano ma sempre presente. Gattuso ha ribaltato gli azzurri da quando è arrivato al 'San Paolo', anche se questa sera il gol del Torino che rischiava di buttare tutto all'aria non è andato proprio giù all'allenatore calabrese. Il tecnico dei partenopei ha commentato la vittoria con la squadra di Longo ai microfoni di 'Dazn':
MERTENS E IL FUTURO – Dovete chiederlo a Giuntoli e al presidente. Spero di averlo sempre in forma perché ci è mancato per tantissimo tempo. Tutti i nostri giocatori sono forti, avevamo bisogno di trovare la nostra strada. Stiamo trovando continuità, stiamo migliorando nell'interpretazione, è la strada giusta.
COME STA IL NAPOLI? – La squadra mi è piaciuta molto, l'abbiamo dominata la partita e mi dà fastidio l'insufficienza che abbiamo avuto negli ultimi minuti e non possiamo permettercelo. E' una squadra viva, bella da vedere, la linea si è mossa bene. Avevamo tantissima paura per questa partita, avevamo speso tanto, invece siamo stati bravi.
TESTA – Dobbiamo lavorare sulla superficialità, dare peso alle palle che giochiamo. C'è pigrizia e poi dobbiamo essere più cattivi, negli ultimi 25 metri non ci andiamo col veleno e la cattiveria agonistica. La linea alta ci dà dei vantaggi, ma se siamo accorti riusciamo a essere aggressivi e a non farli arrivare al cross.
GATTUSO PIÙ TRANQUILLO? – Noi dobbiamo starci con la testa. Mancano quasi tre mesi, so le problematiche che abbiamo avuto e che abbiamo. Dobbiamo far parlare il campo, essere dei professionisti, poi si risolverà tutto ma dobbiamo essere squadra fino all'ultimo giorno. Sappiamo cosa abbiamo rischiato, i giocatori lo sanno, c'è stato un momento che in tanti non hanno capito. Quando parlavo dei 40 punti ci credevo davvero. La squadra si allenava con tante problematiche, tante cose da pensare. Dobbiamo continuare così, rispettandoci l'uno con l'altro e poi vedremo quali saranno le strade di ognuno di noi. Non possiamo dimenticare le prestazioni con Lecce, Fiorentina e Parma, dove magari c'è stato anche il mio zampino. Mi sono fatto prendere dalla mano, volevo fare un tipo di calcio per cui non eravamo pronti e poi ho capito che dovevamo fare qualcosa di diverso. Ci sono arrivato tardi. Oggi giochiamo con due fasi, spesso non possiamo permetterci una pressione ultraoffensiva o anche offensiva.
PROBLEMA TATTICO PER ALLAN? – E' una mezzala, può fare il vertice basso ma è una mezzala. Quando cerchiamo le cinque posizioni in attacco può migliorare. Si sta impegnando, era tutto finito il giorno dopo. Non porto rancore, sono disposto ad andare in cima alla montagna per loro, ma serve la professionalità di allenarsi come dico io e non come dicono loro. Belli come Brad Pitt? Preferisco che siamo belli quando abbiamo la palla e brutti come la morte come me quando non ce l'abbiamo.