L’amministratore delegato nerazzurro critica duramente la decisione della Lega di rinviare Juventus-Inter
INTER MAROTTA JUVENTUS RINVIO / Dopo il primo sfogo a caldo dopo la decisione della Lega di rinviare la partita tra Juventus e Inter, Beppe Marotta, amministratore delegato nerazzurro, rincara la dose attaccando i vertici della Lega di Serie A parlando ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport'. Tutte le news di calciomercato e non solo: CLICCA QUI!
Ecco le sue parole: “Tutta questa vicenda è stata affrontata male, con troppa leggerezza. Andava gestita con tempistiche diverse, anche per evitare certe allusioni. Il presidente di Lega, Dal Pino, ha deciso senza interpellare nessuno. Piuttosto avrebbe dovuto convocare un consiglio di Lega straordinario, si sarebbe dovuto discutere insieme sul da farsi. Abbiamo ricevuto una comunicazione e stop. Non va bene così, la cosa è molto grave. Ecco perché come Inter abbiamo chiesto ed ottenuto un Consiglio di Lega straordinario alle 12. Così avremo modo di discutere del futuro. Perché quel che accadrà da adesso in poi mi preoccupa, per il mondo del calcio”.
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Il prossimo turno di campionato: “Sono preoccupato per Inter-Sassuolo di domenica prossima. A porte chiuse non si può giocare, sarebbe assurdo usare uno strumento che solo una settimana prima non è stato considerato adatto per fronteggiare l’emergenza sanitaria. Le porte chiuse non esistono, stop, fine dei discorsi. Dunque la partita si disputi domenica a porte chiuse oppure non vedo soluzioni. Il peccato originale è il rinvio di Inter-Sampdoria di domenica scorsa: quella gara si sarebbe dovuta giocare a porte chiuse, soluzione che non piace a nessuno ma che secondo me è inevitabile in queste situazioni. E dico di più: per questa giornata andava usato lo stesso criterio per tutte le squadre, al massimo si sarebbe dovuta rinviare tutta la giornata”.
Campionato a rischio e falsato: “Sì, se dovessero saltare altre partite sì. Il campionato così è falsato. E alterato nei suoi equilibri. Basti pensare solo agli infortuni e alle squalifiche. E poi ci sono gli aspetti psicologici di una squadra, dovuti alla classifica… E ancora: l’Inter è danneggiata, il calendario di maggio è incredibile”
La reazione di Conte: “E’ preoccupato, lui come molti suoi colleghi. Per un tecnico non è semplice gestire l’incertezza del calendario, è complicato programmare gli allenamenti, figuriamoci poi pensando al mese di maggio. E per di più non è facile neppure tenere alta la tensione nei giocatori. Nel calcio le motivazioni sono tutto. Non è la stessa cosa per i giocatori essere punto a punto con un’avversaria piuttosto che a 6-8 lunghezze di distacco. C’è il rischio che un giocatore molli in una direzione privilegiando altre strade, in apparenza più semplici”.
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