Il club blanco batte i catalani e torna al primo posto in Liga
REAL MADRID BARCELLONA CLASICO / Un Clasico riesce a ad essere straordinario anche senza regalare piogge di gol. Real Madrid e Barcellona, questa sera, ci hanno donato uno spettacolo che fa onore all’eco universale di cui gode questa partita. I ragazzi di Zidane e Setien hanno deciso di sfidarsi senza tatticismi, a campo aperto, mostrando tutta la loro forza offensiva e qualche fragilità difensiva senza complessi né paure. Alla fine l’ha spuntata Zizou, che torna in testa alla Liga spagnola (con un punto di vantaggio) e fa il pieno di energie ed ottimismo per questo finale di stagione, esattamente l'opposto di quello che attende l'ex Betis.
Il primo tempo ha avuto un ritmo 'inglese' sin dai primi minuti. Il pressing alto del Madrid è riuscito a interrompere le trame di gioco azulgrana fino alla mezz'ora ma i catalani hanno guadagnato campo col passare del tempo e avrebbero meritato il vantaggio, negato da Courtois ad Arthur e Messi con due grandi interventi.
Che la ripresa sarebbe stata leggermente diversa, ma ugualmente bella, lo si è capito subito. Isco, titolare per l'undicesima volta in 26 giornate, ha riaperto le danze con un tiro a giro talmente perfetto da richiedere una parata altrettanto spettacolare per non convertirsi in rete, operata da Ter Stegen. I successivi 15 minuti sono stati una tempesta merengue, interrotta solo da qualche contropiede blaugrana potenzialmente pericolosissimo, ma disinnescato con la forza fisica e tecnica dei vari Marcelo, Carvajal, Casemiro e Valverde. Piqué ha liberato dalla linea di porta un altro tentativo di Isco, Benzema ha sciupato nel cuore dell’area piccola un cross dello stesso Carvajal, finchè, alla fine ci ha pensato Vinicius a risolverla.
Il ragazzino terribile e troppo spesso impreciso si è fatto uomo nella madre di tutte le gare grazie a un passaggio filtrante di Kroos e a una deviazione proprio di Piqué, che ha reso imparabile la sua conclusione. Il brasiliano ha festeggiato quasi come lo faceva Cristiano Ronaldo, che applaudiva lo spettacolo dal suo palco preferito. La botta, pesantissima, non ha scosso un Barcellona ormai alle corde e, nel finale, è arrivata l'apoteosi madridista: Mariano Diaz, accostato a mezza Europa durante estate e inverno scorsi, divenuto oggetto misterioso, mai in campo in tutte le precedenti giornate di Liga, fa il suo esordio stagionale al minuto 91 e, pochi istanti dopo, segna la rete più importante della sua carriera, firmando la sentenza che condanna il Barça e suggellando un successo merengue al Bernabeu contro i rivali di sempre che mancava dal 2014. Una storia assurda, una storia da Clasico.Â
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