Il centrocampista spagnolo si è lasciato andare ad un lungo messaggio sul suo profilo Instagram
VALENCIA PAREJO CHAMPIONS ATALANTA / Il capitano del Valencia, Dani Parejo, si è sfogato tramite un lungo messaggio su Instagram in seguito alla decisione di giocare la sfida contro l'Atalanta di Champions League a porte chiuse: “Mi chiamo Dani Parejo. Sono un calciatore, gioco per il Valencia CF e sono il capitano della squadra. Ma sono anche il marito di Isa e il padre di Dani e Diego. Molti di voi mi conoscono nel mio ruolo di atleta, ma non così tanti personalmente. Tuttavia, l'uno e l'altro non possono essere separati, tanto meno in giorni complicati come quelli con cui viviamo ora con il coronavirus, qualcosa da cui non puoi proteggere i tuoi cari in nessun altro modo se non prestando attenzione. Sono il primo a essere preoccupato per questa crisi, il primo che non vuole che ci sia un singolo contagio, tanto meno una vittima. Vorrei che fosse tutto un brutto sogno. Ma non lo è. Ed è per questo che sono anche il primo ad essere indignato quando vede che le misure adottate non sono coerenti. Non capisco come una crisi mondiale possa essere gestita in Spagna a seconda della comunità in cui vivi”.
CHAMPIONS – “Non capisco come posso camminare per Valencia con migliaia di persone per strada che celebrano le Fallas che sia la mia famiglia che io amo, come posso andare a prendere un parente a aeroporto in cui arrivano centinaia di voli da mezzo mondo, come posso vedere decine di eventi sportivi, di solidarietà o culturali in televisione in cui migliaia di fan si riuniscono… eppure noi, Valencia CF, non saremo in grado di giocare di fronte al nostro popolo la partita più importante della stagione. Non ha senso. Non possiamo lasciare che gli interessi politici o economici abbiano la precedenza sulla salute della popolazione. Se la partita contro l'Atalanta è pericolosa, molto di più lo sono anche i grandi agglomerati che in questi giorni vivono per le strade per vari motivi. Se è pericoloso per le persone riunirsi a Mestalla, è pericoloso anche nel Parco dei Principi, ad Anfield, nella Red Bull Arena, nell'Etihad, nel Camp Nou, nell'Allianz a Torino e in quello di Monaco”.
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