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Emergenza Coronavirus, dalla Serie A alle Olimpiadi: parla Malagò

Il presidente del Coni si è espresso sulle tematiche più calde del momento

CORONAVIRUS MALAGO OLIMPIADI / L'Italia vive in pieno l'emergenza Coronavirus con lo sport che è stato inevitabilmente investito dalla situazione. Proprio di questo ha parlato ampiamento il presidente del CONI, Giovanni Malagò ai microfoni di 'Radio Sportiva': “Sospensione? A me sembra che sia inevitabile tenendo conto della realtà dei fatti. Ci sono paesi che questo problema o non lo hanno nei numeri come il nostro, o non lo hanno tirato fuori come noi. Il discorso si è allargato nel continente europeo, è anacronistico non tener conto delle dinamiche internazionali rispetto a quello che coinvolge le squadre italiane. Ha fatto bene il governo italiano a salvaguardare le squadre italiane di tutte le discipline a partecipare alle competizioni europee, perché altrimenti ci sarebbe stato un danno doppio”. Tutte le news di calciomercato e non solo: CLICCA QUI!

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OLIMPIADI – “Sono in costante contatto col CIO, è la mia famiglia, la mia casa, al di là del mio ruolo nel comitato olimpico come membro. Sull'Olimpiade sono oggettivamente ottimista, perché comincia il 24 luglio, la seconda questione è che si va verso un contesto di due-tre mesi di caldo che dovrebbe ridurre il virus. Terzo aspetto il Giappone è un'isola e quindi a livello logistico il problema è più gestibile e poi non ha casi conclamati, gli unici casi sono stati quelli della nave da crociera. Sulla carta ci sono tutti gli elementi e gli ingredienti perché non ci siano problemi”.

Infine sulla Serie A: “Mai e poi mai dirò qual è la cosa migliore di quelle ventilate perché qualsiasi cosa rischierebbe di essere strumentalizzata. Ciò che è sicuro è che non si può pianificare quello che succederà perché devi navigare a vista. Ad esempio l'Inter che avrebbe un calendario molto intasato, dobbiamo vedere cosa farà, se andrà avanti in Europa o meno. Però a sua volta l'Inter dovrà prendere atto delle decisioni che prenderanno in Europa. Noi in italia ci siamo presi le nostre responsabilità, mi sembra che gli italiani le abbiano condivise, e con responsabilità e buon senso andiamo avanti”.

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