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Coronavirus, ESCLUSIVO Calcagno (AIC): “Calcio adesso non ha ragione di esistere. Sui contratti…”

Il vicepresidente dell’Associazione Italiana Calciatori intervistato, in esclusiva, da Calciomercato.it

CORONAVIRUS ESCLUSIVO CALCAGNO AIC STOP CALCIO CONTRATTI BUNDESLIGA – QuellaĀ inglese ĆØ l'ultima, in ordine di tempo, federazione ad aver deciso di sospendere tutte le attivitĆ  calcistiche nazionali, seguendo l'esempio dell'Italia, della Spagna e della Francia. Nel nostro Paese, da tempo l'Associazione Italiana Calciatori chiedeva lo stop, visto l'alto tasso di contagio da coronavirus, soprattutto nelle regioni del Nord. “Erano settimaneĀ che, in via formale, chiedevamo di fermare tutto – esordisce l'avvocato Umberto Calcagno, vicepresidente dell'AIC, ai microfoni di Calciomercato.it – Finalmente, anche se con ritardo, ci siamo arrivati. L'importante ĆØ esserci riusciti, il rischio era quello di essere decontestualizzati dalla situazione che stava vivendo, e tuttora vive, la nazione. Ci veniva detto che i calciatori dovevano dare l'esempio, ma bisognava capire quale esempio fosse quello giusto visto che le regioni settentrionali ci chiedevano testimonial per far arrivare a tutti il messaggio di restare a casa, mentre altri andavano in giro per la penisola a fare il loro lavoro”. Nel frattempo, in Bundesliga si continua a giocare, a porte chiuse: “Credo che non ci si renda conto della situazione, com'ĆØ successo anche da noi. Purtroppo – continua Calcagno – sarĆ  il virus a dettare i tempi. Se vogliamo essere piĆ¹ avanti del contagio, bisogna capire che le attivitĆ  calcistiche e gli allenamenti, in questo momento, non hanno nessuna ragione di esistere“.

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La stagione puĆ² finire dopo il 30 giugno: il parere di Calcagno

Con la speranza di poter riprendere la stagione, si fa strada l'ipotesi di concluderla in piena estate con il conseguente spostamento dell'Europeo al 2021. Uno dei problemi, perĆ², potrebbe essere rappresentato dalla scadenza dei contratti, fissata al 30 giugno. “Lo statuto federale lascia ampio potere, in caso di eccezionalitĆ , alla federazione. Dunque, non ĆØ da escludere che si possa prolungare la stagione sportiva oltre il 30 giugno e, di conseguenza, anche la scadenza di contratti. L'auspicio ĆØ quello di poterci ragionare, non sarĆ  un problema trovare una soluzione”, ha concluso Calcagno a Calciomercato.it.

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