EMERGENZA CORONAVIRUS SPADAFORA / Giorni di tira e molla si sono risolti con la presa di posizione netta del Governo che ha imposto il lockdown all'Italia e, di fatto, sospeso lo sport e soprattutto il calcio che fino all'ultimo ha provato ad andare avanti. Ora che la quarantena è iniziata, restano i dubbi sui tempi per il ritorno alla normalità e la ripresa del calcio, ancora difficile da calendarizzare. Tutte le news di calciomercato e non solo: CLICCA QUI!
Intervistato da 'La Vita in diretta' su 'Rai Uno', ne parla il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora che spiega: “Il calcio rimane un po' un mondo a sè. È una cosa importantissima, ma c'è stato un momento in cui la Lega Serie A avrebbe dovuto assumersi le proprie responsabilità che non ha voluto assumere, dicendo che era il Governo che doveva farlo. In realtà poi lo abbiamo fatto, ma perché facendolo noi la Lega ha visto tutelati i propri interessi economici. Meglio tardi che mai. Ora basta con le polemiche, è giusto fermarsi in questo momento”. Quindi Spadafora aggiunge: “Gli esperti ci dicono che a fine mese, quindi a inizio aprile dovremo vedere i risultati di tutte queste azioni di sacrificio che stiamo chiedendo agli italiani. Se sarà così, come ci auguriamo, vuol dire che andremo in una fase di miglioramento e nelle settimane a seguire riusciremo a riprendere una vita quasi normale”.
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