Lo spostamento costerebbe a club e federazioni circa 300 milioni di euro
UEFA EUROPEI MILIONI / Oggi le federazioni europee si riuniranno in call conference con la UEFA allo scopo di riorganizzare i calendari internazionali e locali per adattarsi alla terribile emergenza coronavirus. L'intento di tutte le leghe è quello di recuperare le numerose partite rinviate in estate, utilizzando i mesi che sarebbero stati occupati da un Europeo itinerante che è praticamente impossibile da realizzare nel pieno di una pandemia. La UEFA, secondo le ultime indiscrezioni, sarebbe disponibile a spostare l'evento più avanti, in autunno, per iniziare ad adattare i calendari al Mondiale 2022, o al 2021, ma a quanto pare non lo farebbe a cuor leggero.
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Secondo 'The Athletic', la confederazione chiederebbe una compensazione economica di circa 300 milioni per accettare di rinunciare allo svolgimento di Euro 2020 secondo i programmi originari, il costo stimato dai danni di un eventuale spostamento a giugno 2021 nei confronti di tv e sponsor. A coprire tale costo dovrebbero essere i singoli club, le leghe e le federazioni. Se ne parlerà nel corso della riunione di oggi, che con quest'elemento, se confermato, diverrà ancora più infuocata.
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