Il giornalista sportivo di Milliyet è intervenuto ai microfoni di Calciomercato.it
EMERGERNZA CORONAVIRUS CALCIO – Il calcio si è fermato in tutta in Europa, o quasi, a causa del dilagare dell'emergenza coronavirus. Anche diversi giocatori sono risultati positivi al Covid-19 e la Uefa ha deciso di sospendere la Champions e l'Europa League e di rimandare di un anno gli Europei. Tra i pochi Paesi in cui si gioca ancora c'è la Turchia. Per fare il punto della situazione, Calciomercato.it ha intervistato in esclusiva Senad Ok: “Qui molti hanno iniziato a lavorare da casa, sopratutto i dipendenti delle grandi aziende: il Governo sta diffondendo tutte le informazioni necessarie, raccomandando le persone a non uscire se non è necessario e a lavarsi spesso le mani – ha dichiarato il giornalista sportivo turco di Milliyet ai nostri microfoni – Sono state chiuse le palestre ed i bar, ma la gente può ancora andare in giro e ad esempio le banche sono ancora aperte. Tutti sanno quello che sta succedendo in Italia: c'è preoccupazione e vi siamo vicini sperando che presto la situazione possa migliorare”.
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Come detto, però, il calcio turco non ha ancora chiuso i battenti. Senad Ok spiega i motivi di questa scelta: “Abbiamo capito che questo coronavirus è pericoloso e le persone cercano di stare attente. Si respira un clima di grande pericolo e ci si aspettava, anche da parte della Uefa, che a partire da aprile il campionato si sarebbe fermato fino a giugno. Ma la Federazione ha deciso che si può continuare a giocare le partite senza pubblico a porte chiuse, perché qui i casi sono ancora pochi e non ci sono morti ufficiali da Covid-19. Una scelta che ha generato molte critiche perché le squadre devono fare spostamenti di città in città per disputare le gare. Condivido la scelta di fermare le coppe europee, è troppo rischioso. La Uefa ha fatto bene anche a spostare gli Europei di un anno, specie perché il torneo era itinerante e si sarebbe giocato in dodici Paesi diversi”.
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