Il trequartista argentino è pessimista sul completamento del campionato
ROMA PASTORE CORONAVIRUS SERIE A / Tutto fermo per il Coronavirus. Una sosta forzata che ha portato nelle ultime settimane i vertici del calcio a pensare ed ipotizzare possibili modalità per completare la stagione. Situazione però alquanto complicata come confermato dalle parole di Javier Pastore, che ai microfoni di 'Radio Impacto' è apparso piuttosto pessimista: “Per me chiudere la stagione è una cosa poco fattibile. Serviranno almeno venti o trenta giorni per prepararsi prima di poter ripartire. Tutte le società riporteranno delle perdite, ma immagino che si cercherà di iniziare direttamente il prossimo campionato in tempo. Finire la stagione in ritardo vorrebbe voler dire spostare la prossima annata, ma ci saranno anche le Olimpiadi, l’Europeo, la Copa America. Per me riprendere da dove si è interrotto è impossibile”.
LEGGI ANCHE >>> Roma, assalto a Castrovilli: sacrificato un big | Nome nuovo per la difesa
LAVORO – “I club hanno fornito a tutti i calciatori gli strumenti necessari per allenarsi a casa. Inviamo tutte le informazioni al nostro staff, come peso, tempo di allenamento, esercizi fatti. Non possiamo lavorare in gruppo, ma almeno proviamo a non perdere torno muscolare per farci trovare pronti”.
Il centrocampista della Roma ha anche speso due parole su un suo futuro in Argentina: “Io ho ancora due anni e mezzo di contratto con la Roma, quindi per il momento non penso ad un ritorno in Argentina. Se dovessi tornare lo farei solo con una buona condizione fisica e non per il mio nome. Tornerei solo per giocare nel Talleres”.