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Coronavirus, a tutto Del Piero: dal rientro in campo alla Juventus

Il campione del mondo 2006 ha parlato largamente dell’emergenza legata al virus

CORONAVIRUS DEL PIERO ITALIAAlessandro Del Piero è intervenuto ai microfoni di 'Radio24' nel corso della trasmissione “Tutti Convocati” per parlare della lotta al Coronavirus: “Abbiamo una chat comune da quando abbiamo vinto il Mondiale in cui scherziamo sulle nostre avventure. Ci sono anche temi importanti però e abbiamo deciso di unirci in questa raccolta fondi attraverso i nostri social. Qui in California siamo partiti un po' in ritardo, la cosa è stata sottovalutata, ora la crescita dei contagiati è rapida. Mi auguro che una città ampia come Los Angeles possa consentire di mantenere le giuste distanze. Io ho un ristorante e l'ho chiuso, hanno chiuso palestre, uffici non necessari. La vita è cambiata. Da italiano son partito prima con questa quarantena. Si esce per far spesa. Scuole chiuse almeno tutto aprile. Un grande punto di domanda sul dopo”. 

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SPORT “Immagino gli atleti si sentano un po’ spaesati. Gli olimpionici hanno aspettato quest’estate come momento della vita, non posso dire che per loro sarà più facile, ma è diverso rispetto a chi gioca la stagione in corso. Bene il rinvio sia di Euro2020 che di Tokyo2020, due decisioni arrivate relativamente presto e molto sensate. l ritorno all’attività sportiva? Mi auguro prevalga la gioia di tornare finalmente a giocare che è quello che spinge ad iniziare questa carriera, l’avere un proprio senso interiore. Ci sarà timore in alcune situazioni, ma l’atleta è forte, prende il problema, la competizione come qualcosa da superare. Ci sarà un po’ di rodaggio da un punto di vista fisico e psicologico al rientro, per quanto uno si possa allenare a casa, non è la stessa cosa”. 

Del Piero sul rientro in campo: “Tornare in campo appena possibile ma senza pubblico? Tutto ciò che c’è attorno al calcio, anche dal punto di vista economico, è qualcosa da valutare. Non è semplice garantire agli addetti ai lavori che sarà tutto ok allo stadio, ma quando poi vai a casa? In giro?. Se ci saranno le condizioni che un rientro senza pubblico possa garantire la fine del campionato e lo spettacolo, anche solo in tv, potrebbe essere un passatempo per i tifosi a casa, aspettare, giudicare e ‘allenare’ la propria squadra come sempre. Leggevo dei giocatori dell'Inter che, finita la quarantena, sono partiti giustamente per tornare in famiglia, il viaggio però è ancora un pericolo per certi aspetti. Non è semplice, speriamo che la scienza trovi soluzioni quanto prima.”

JUVENTUS – “Se uno pensa a cosa ha fatto la Juve in questi anni dici niente di nuovo, ma quel niente di nuovo significa essere primi in classifica e ancora in gioco in Champions, anche se con un'andata degli ottavi non positiva. Si parla molto del gioco di Sarri, di tutto ciò che c'è attorno. Per quello serve tempo, allenamenti, non è semplice in una stagione normale in cui la Juve ha tanti impegni, non mi meraviglio se in ogni partita non faccia un gioco stellare. La Juve resta solida, è la priorità del club, essere sempre tra i primi, partecipare alla Champions con continuità, avere qualità per poterla vincere che è l'obiettivo finale. Ha le qualità per farlo anche se è complicato, non basta sulla carta far tutto perfetto”. 

Infine sull'Atalanta: “L'Atalanta ha le palle. Ho amici di Bergamo, son gente tosta, vivono ora un momento complicatissimo e li farà unire ancora di più. Ci auguriamo che ne escano alla grande, non solo sportivamente, ma anche come area, come zona”.

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