Il vicepresidente della Uefa si è soffermato sulla ripresa delle competizioni internazionali
CORONAVIRUS UVA UEFA CHAMPIONS / Al momento è indecifrabile la data del ritorno in campo per gli effetti della pandemia globale sul coronavirus. Michele Uva, vicepresidente della Uefa, ha fatto una panoramica della situazione in riferimento a Champions ed Europa League: “Abbiamo dato priorità al completamento dei campionati nazionali, ovviamente con l'integrazione delle finestre per concludere le coppe europee. La commissione Uefa, Eca e EL ha sul tavolo diverse soluzioni per lavorare armonicamente anche con opzioni di sforamento di date. Tutte le formule sono possibili. La risposta l'avremo quando riprenderanno i campionato nazionali. Non abbiamo lavorato in maniera egoistica mettendo in prima fila le coppe internazionali. Una cosa è certa: il Financial Fair Play e i sistemi di controllo ci saranno e non saranno congelati. Non verranno cancellati anche se potranno essere adottati degli aggiustamenti per fronteggiare lo tsunami che ha travolto il mondo e quindi anche il calcio. Sempre con trasparenza, condivisione e unità ”.
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Porte chiuse – “Su questo decideranno i governi politici e sportivi – prosegue Uva – Credo che la ripresa graduale sia in questo momento la più probabile. Anche perché quando si ripartirà , nella gente ci sarà una voglia di calcio e di sport fortissima. Per cui dovremo fare attenzione a riempire gli stadi, bisognerà farlo ovviamente solo quando saremo in sicurezza piena. Le presenze negli stadi saranno da record”.
Stop Uefa – “Contesto chi dice che ci siamo mossi tardi, abbiamo cercato l'unanimità il 17 marzo e l'abbiamo trovata grazie al lavoro che precedentemente avevano fatto. E per essere efficaci occorre muoversi in maniera univoca e armonica: la forza e la leadership del presidente Ceferin è stata evidente. Magari ci fosse stato questo atteggiamento da parte dell'Europa – spiega Uva – L'azione trasparente, condivisa e unanime è un qualcosa che non è avvenuto a livello di Unione Europea, dove azioni individuali ed estemporanee hanno dato un brutto spettacolo a chi ha sempre creduto nell'Europa unita. E i cattivi risultati sono evidenti”.
Rinvio Europei – “Abbiamo fatto un sacrificio a beneficio del sistema calcio europeo. Faremo un sacrificio economico e organizzativo, ma l'Uefa ha riserve di flessibilità , redditività e difesa finanziaria per fronteggiare e attenuare i danni provocati dal Covid-19“, ha concluso Uva.