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Milan, Albertini ‘boccia’ la confusione rossonera: “E su Ibrahimovic…”

L’ex rossonero: “Tornare da dirigente? Non parlo di ipotesi”

MILAN ALBERTINI IBRAHIMOVIC / Va bene puntare sui giovani, ma per vincere non bastano. Parola di grande ex, Demetrio Albertini, che ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport' parla del 'suo' Milan e del momento di difficoltà: “L'addio di Boban? Secondo me al Milan c'è grande confusione – esordisce Albertini – Poi, da una parte c'è un amico e dall'altra una persona, Gazidis, che ho incontrato poche volte. Credo che il Milan abbia perso un elemento valido, ma è come in uno spogliatoio: se ci sono tanti fuoriclasse, tante teste che non vanno d’accordo, è inutile cercare la colpa. Non è che qualcuno abbia sbagliato, alla fine è sbagliata la stagione e chi ci rimette è il Milan. Adesso serve un progetto sportivo chiaro, ripartire ogni anno da zero non serve. Se il Milan è soltanto un progetto economico, che lo dicano”. Tutte le news di calciomercato e non solo: CLICCA QUI!

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I giovani, quindi, non bastano: “Servono giocatori esperti per far crescere i giovani e lo dico per vita vissuta. I giovani non possono avere continuità. E poi bisogna creare un senso di appartenenza. I club italiani hanno bisogno di italiani. Se rinnoverei il contratto a Ibrahimovic? Lo sport è emozione, il Milan sembrava una pozza d’acqua e Zlatan è stato il sasso gettato nello stagno. Ha creato emozioni. E ha dimostrato che può ancora giocare in Serie A, magari non tutte le partite, ma questo conta poco”. In chiusura, sul possibile ritorno al Milan da dirigente Albertini è netto: “Da dirigente ho imparato a non parlare di ipotesi”.

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