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Coronavirus, El Kaddouri: “Mi manca l’Italia. Sono preoccupato per la mia famiglia”

Tanti i punti toccati dall’ex centrocampista di Napoli, Torino e Brescia

CORONAVIRUS EL KADDOURI BRESCIA / Dopo una lunga carriera in Italia, Omar El Kaddouri è volato in Grecia tra le fila del PAOK Salonicco, club con il quale gioca dal 2017. Il centrocampista marocchino è rimasto comunque molto legato alla penisola italiana, lì dove ha trovato anche la donna della sua vita, bloccata a Brescia come il resto della famiglia per l'emergenza Coronavirus. Un racconto toccante quello di El Kaddouri che ne ha parlato ai microfoni di 'calciomercato24.com': “Mia moglie e i bambini sono in Italia, sono a Brescia. Sono tornati in Italia per dieci giorni prima che scoppiasse il virus e alla fine sono dovuti restare lì. E’ dura, sono preoccupato e spero ogni giorno che tutto possa risolversi. In Grecia la situazione è simile sotto il punto di vista delle restrizioni. Ci sono pochi casi ma hanno subito chiuso tutto, non vogliono rischiare. Sono tre settimane che non ci alleniamo, il 13 marzo abbiamo fatto l’ultimo allenamento. Dovremmo riprendere il 13 aprile ma non credo che si riprenderà. Il campionato è fermo, si sente che potremmo ripartire a fine maggio ma al momento è tutto bloccato. L’Italia è un Paese importante per me, è una parte del mio cuore. Ci sono stato 9 anni, mi manca non essere lì. In Grecia si sta da Dio, Salonicco è bellissima, le persone sono fantastiche ma l’Italia è l’Italia. Mi manca tutto, non solo il calcio”. Per restare aggiornato con tutte le news CLICCA QUI

Sul taglio degli stipendi: “E’ giusto che i club vogliano cautelarsi. Quando si ferma il calcio e ci sono poche entrate, è difficile. Già quando siamo infortunati continuano a pagarci”. 

ITALIA – “Sono molto vicino all’Italia, è il mio terzo paese. I miei figli sono italiani così come mia moglie. Spero che finisca presto questo incubo”.

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