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Serie A, l’allarme dell’avvocato Bergamini: “I calciatori possono essere licenziati”

L’esperto di diritto sportivo: “Urgente una concertazione”

SERIE A BERGAMINI CALCIATORI LICENZIATI / Sono giorni importanti per il futuro del calcio italiano e non solo. Con lo stop anche all'attività sportiva degli atleti prorogato al 13 aprile, il ritorno in campo si allontana ma Lega Serie A e FIGC stanno facendo il possibile per recuperare e portare a termine in ogni modo questo campionato. Intanto società e calciatori discutono del taglio degli stipendi, diventato necessario in seguito all'emergenza Coronavirus che mette in crisi la stabilità dei conti dei club. Un tema delicato e che nasconde molte insidie. Tutte le news di calciomercato e non solo: CLICCA QUI! 

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Ne parla ai microfoni del 'Corriere dello Sport' l'avvocato Luca Bergamini, esperto di diritto sportivo e Compliance affari legali del Bologna, che mette in guardia da una possibile stortura che rischia di danneggiare il sistema calcio in maniera importante: “Qualsiasi accordo va preso con i singoli calciatori. Anche perché, a meno che non venga fatta in tempi brevi una modifica da parte della FIGC a questo tipo di sanzione, se una società non paga gli stipendi entro il 30 maggio viene penalizzata e i calciatori hanno la possibilità di svincolarsi. Ma è vero anche il contrario. L'articolo 1467 del codice civile – a fronte di 'avvenimenti straordinari e incredibili' – prevede che anche il club possa richiedere la risoluzione del contratto. Se possono licenziare i calciatori? Certo, perché in questo momento siamo di fronte ad 'avvenimenti straordinari e incredibili'. E a pagare sarebbe la parte più debole dell'organico. Giocatori in scadenza di contratto, altri che hanno reso poco o meno rispetto alle aspettative. Cioè: si entrerebbe in un meccanismo distorsivo con le società che se ritengono oneroso un contratto o se la prestazione del calciatore non viene ritenuta congrua possono procedere in questo senso”.

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