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Coronavirus, il bollettino della Protezione Civile: 2972 nuovi casi, decessi in calo

Le ultime sugli aggiornamenti di Borrelli in conferenza stampa

EMERGENZA CORONAVIRUS BOLLETTINO 5 APRILE / Appuntamento giornaliero con il bollettino relativo all'emergenza Coronavirus in Italia. Angelo Borrelli, capo del Dipartimento della Protezione Civile, ha parlato in conferenza stampa fornendo dati aggiornati: oggi in Italia figurano 91246 persone positive, 2972 in più rispetto a ieri. Di questi, 3977 sono in terapia intensiva, 28949 ricoverati con sintomi. Nelle ultime 24 ore si registrano inoltre 525 nuovi deceduti, numero più basso dal 19 marzo. Il totale dei guariti è invece pari a 21815, 819 in più rispetto a ieri. Altra notizia confortante, sottolinea Borrelli, è che da oggi si interrompe il trasferimento di pazienti dalla Lombardia verso altri ospedali. Clicca qui per ulteriori aggiornamenti.

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Borrelli: “Non indosso la mascherina perché le distanze sociali dove mi trovo posso rispettarle. E' importantissima la mascherina in ambienti dove non si rispetta in modo rigoroso la distanza. Le mascherine evitano la diffusione del contagio. Io sono qui tutto il giorno, non porto la mascherina perché qui non sono esposto al rischio. Mascherine ai medici di base? Le mascherine servono per i medici in attività, non ho i dati su quello che ha distribuito la Protezione Civile, verificheremo e vi faremo sapere quello che abbiamo consegnato”.

Silvio Brusaferro, medico e accademico presente in conferenza, ha aggiunto: “Abbiamo vari indicatori nella curva, dai nuovi infetti ai decessi che avvengono ogni giorno. I nuovi casi sono il primo indicatore, i ricoveri e i decessi sono indicatori di contagi avvenuti 10 o 14 giorni ptima. La curva è in fase decrescente, ci aspettiamo che anche i decessi vadano in decrescita. Questo è un elemento estremamente importante. L'auspicio è che nei prossimi giorni vedremo il trend continuare. Tamponi veloci? La diagnostica è un tema ricorrente in questi giorni. Dobbiamo vedere dei dati, oggi ci sono moltissimi gruppi italiani che stanno vagliando test sierologici e molecolari, è difficile trarre conclusioni oggi”.

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