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Coronavirus, Stirpe avvisa: “Pronto alle vie legali. Assurdi tamponi ai giocatori”

Il presidente del Frosinone parla della possibile ripresa del campionato

CORONAVIRUS STIRPE SERIE B / Intervenuto a 'Radio Punto Nuovo' il presidente del Frosinone Maurizio Stirpe ha parlato dell'emergenza coronavirus e della ripresa del campionato, con un occhio particolare alla Serie B: “Per quanto promozioni e retrocessioni,Ā il format ne prevede 6. La Serie B assegna il terzo posto di promozione attraverso i playoff:Ā se per causa di forza maggiore non si possono disputare, la terza in classifica sale automaticamente. Qualora il campionato dovesse essere interrotto e il Frosinone non salisse in A perchĆ© terza in campionato, allora mi muoverĆ² per vie legale. L'unica che puĆ² parlare di merito sportivo ĆØ il Benevento che ha 20 punti in piĆ¹ sulla seconda classificata ed ĆØ virtualmente in A. Vogliamo evitare problemi giuridici, ma visto che ci sono molte ipotesi sul tavolo, non escludo di procedere per vie legali”.Ā Le ultimissime di calciomercato: clicca qui!

PORTE CHIUSE – “Mi sembra ridicolo. Il calcio deve andare avanti nel modo giusto, come le attivitĆ  produttive devono andare avanti nel modo giusto. Se non esistono le condizioni di sicurezza, porte chiuse o porte aperte ĆØ inutile aprire il discorso. Stiamo valutando la possibilitĆ  di giocare a porte chiuse. Per la ripresa le societĆ  devono fare i tamponi ed ĆØ assurdo per due motivi: le societĆ  non sono strutturate per fare i tamponi e poi mi sembra assurdo cheĀ i tamponi vengano destinati ai giocatori e non alle persone che ne hanno veramente bisogno. Chi pensa queste cose ha perso il lume della ragione. A porte aperte si giocherĆ  quando ci sarĆ  la possibilitĆ  di poterlo fare, il resto sarebbero tutte soluzioni che distruggerebbero il gioco del calcio. Se inventiamo delle modalitĆ  di svolgimento dell'attivitĆ  sportiva che non ha alcun appeal, finiamo di uccidere il calcio e giocare a porte chiuse va in questa direzione”

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STIPENDI – “La nostra posizione ĆØ molto chiara: qualora si dovessero interrompere il campionato, pagheremo fino al momento in cui c'ĆØ stata la prestazione, fino al 7 marzo. SarĆ  cosƬ anche per contributi fiscali e tasse, perchĆ© se non c'ĆØ il pagamento di stipendi non capisco perchĆ© devo dare soldi allo Stato. Se si dovesse giocare a porte chiuse chiederemo una decurtazione adeguata alla riduzione dei ricavi che comporta giocare senza pubblico. E' una cosa che andremo a stabilire con i giocatori quando si verificherĆ  l'ipotesi. Per il futuro apriremo una discussione con i nostri calciatori a seconda del mercato. Alcuni contratti stipulati hanno costi che oggi non esistono piĆ¹, seguiremo le regole del mercato”.

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