CORONAVIRUS INFANTINO FIFA / Il presidente della FIFA Gianni Infantino ha inviato un messaggio all'intero mondo del calcio. Dalla ripartenza alle questioni economiche, tanti i temi affrontati dal numero uno della Federcalcio mondiale: “Nessuna partita, nessuna competizione vale il rischio di una sola vita umana. Sarebbe irresponsabile riprendere le competizioni senza che le cose siano sicure al 100%. Se dovremo ancora attendere, lo faremo. Sarebbe da irresponsabili riavviare le attività se la situazione non dovesse essere sicura. Meglio aspettare un po' di più che correre dei rischi. Sono convinto che il calcio avrà un ruolo chiave per far tornare la gente insieme quando sarà di nuovo sicuro giocare ed essere in gruppo con gli amici. Prepariamoci per quel momento, insieme vinceremo”. Le ultimissime di calciomercato: clicca qui!
Infantino spiega che la Fifa ha “tre pensieri in mente”: “la salute è sempre al primo posto, poi vedere come aiutare al meglio la comunità calcistica in questo momento di bisogno; infine la terza: con il rallentamento che la nostra vita ha subito, possiamo pensare a come uscirne insieme e meglio di prima, in modo strategico e unito, ascoltando le idee e le proposte di tutti”.
Dal punto di vista economico, Infantino dice: “Non lasceremo mai i club soli e per questo i collaboratori della Fifa stanno lavorando alle soluzioni più appropriate. Ho chiesto all'amministrazione della Fifa di prendere le misure necessarie per anticipare il pagamento della seconda parte dei vostri costi operativi, previsto di norma per la seconda metà dell'anno. Date le circostanze eccezionali ho chiesto anche di derogare ai criteri aggiuntivi all'adempimento degli obblighi sia per quest'anno che per l'anno scorso, affinché l'intero importo venga pagato a tutti voi, speriamo possa essere di aiuto”.
Infine, uno sguardo al futuro: “Se il calcio riesce a mettere in piedi una discussione in cui tutti tengono conto dell'interesse globale, il futuro sarà migliore. Ci stiamo concentrando su tre aree: difendere il calcio delle nazionali che è la sopravvivenza per la stragrande maggioranza di tutti, trovando anche il giusto equilibrio e capire come proteggere il calcio dei club come motore del nostro gioco. Stiamo anche esaminando i contratti dei giocatori e i periodi dei trasferimenti, mostrando flessibilità e buonsenso nell'approccio legale in futuro. Abbiamo lavorato su tutto questo e ringrazio i presidenti di tutte le Federazioni. Quando tutto sarà al sicuro e sotto controllo, tornare a giocare insieme, a stare con i nostri amici e con le famiglie in gruppi più numerosi”.
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