Dall’attuale emergenza a Serie A e passato e futuro in panchina: parla il ct campione del mondo nel 2006
CORONAVIRUS LIPPI SERIE A / “Quando sarà superata l'emergenza, perché a parere mio non si potrà ricominciare neanche tra un mese, il campionato deve finire. Va concluso, almeno a porte chiuse. Certamente non è bello ma almeno i tifosi possono seguirlo in TV. Io sono contrario ad assegnazioni straordinarie: se c'è una squadra che ha meritato deve giocarsela fino in fondo. Chi sta risalendo perché non deve lottare? Quando sarà tutto finito ricominciamo, non importa quando ma ricominciamo”. Intervenuto a 'Sky Sport', Marcello Lippi si è detto assolutamente favorevole alla conclusione della Serie A, seppur a porte chiuse.
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Coronavirus e panchina: parla Lippi
L'ex ct della Nazionale italiana campione del mondo nel 2006 ha poi escluso un ritorno in una panchina di club: “Non ho più intenzione di allenare, specialmente i club. Magari tra qualche mese se capita una Nazionale non lontana come la Cina ci penserei, ma adesso pensiamo a superare questa situazione. Facciamo passare l'estate e vediamo”. Chiusura, infine, sulla crisi ormai alle spalle in Cina: “Lì è stata affrontata con grande rigore, soprattutto a Wuhan che è stata completamente isolata, 60 milioni di persone. È stata vinta sotto il profilo della battaglia contro il virus. Hanno riaperto la città , ristoranti, alberghi. Non hanno più contagi ma tutti quelli che tornano dal mondo hanno trovati circa 500 contagi e li hanno messi tutti in quarantena, l'unico problema arriva da quelli che vengono da fuori”.